10.08.2007

 

I lavoratori al voto

Ciao Guevina…

Sono andato a votare in una sede CGIL a Roma. Non mi è stato richiesto alcun tipo di documento d’identità. Hanno provato a spiegarmi ancora una volta le ragioni del sì e il mio voto (NO) non è stato sigillato.

Rita scrivi qualcosa sul voto operaio. È una truffa. Vinceranno i sì.

Sono solo due mail che ho ricevuto, e che non riescono a stupirmi. Vorrei solo dire a chi le ha mandate a me, di inviarle anche ai giornali, commentando le notizie laddove è possibile, e direttamente al sito della CGIL.
Tutt’oggi giornali e telegiornali scalpitano per farci sapere come “sindacati e confindustria” siano d’accordo sul protocollo firmato a Luglio, e questo dovrebbe dirla lunga, sulla necessità di tornare in piazza e lottare per quei diritti ormai persi, e in memoria delle lotte operaie che ce li fecero avere.
Già, perché anche questo è diventato il sindacato: un servo malato di amnesia.

Rita Pani (APOLIDE)


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