10.22.2007

 

Coerenza


Ora però sarebbe il caso di approfondire, e magari fare dei distinguo che paiono necessari, se non si vuole continuare a fare finta di vivere in un altro mondo.

Tutti oggi tirano un sospiro di sollievo, guardando alla manifestazione di ieri, e sono sollevati dal fatto che “non abbiamo fatto cadere il governo Prodi”. Tanto sono sollevati, tutti quanti, che arrivano a dire persino che le nostre bandiere rosse, così tante e così belle, lo hanno persino rafforzato.

L’altra cosa, che si sente dire spesso, e che più volte ho letto anche nei commenti e nelle mail che ricevo, è che “non si può prescindere da Prodi, perché sennò ritorna berlusconi.

A me questa cosa, lo ammetto, mi fa molta tristezza. Chi lo dice, lo dice col cuore, ma chi lo ascolta se ne trae forza per indebolire noi.

È l’errore di base che si continua a fare guardando alla politica con occhi miopi. Fino a che si considererà berlusconi “il pericolo”, a noi non ci ascolterà mai nessuno; berlusconi non deve essere altro che “il nemico” da combattere.

È bastato un anno e mezzo per scordare cosa chiedevamo, un anno e mezzo fa, al governo che avevamo votato? Si chiedeva di riportare lo Stato ad un minimo di civiltà, e ci veniva promessa la serietà al governo. Prodi ha sbagliato le alleanze e peggio ha sbagliato l’idea a cui essere fedele.

Ha corso tanto per creare la nuova figura del PD, ma continua ad avvallare logiche PDuiste, che lo fanno apparire - e mi costa dirlo – come l’allievo che supera il maestro.

I fatti di Catanzaro sono di una gravità inaudita, e dovremmo sentirle come scudisciate sulla schiena, perché noi, eravamo quelli che scesero in piazza chiedendo “legalità”.

Certo siamo tutti concordi a chiederci “il perché” di mastella, ma se non usciamo dalla trappola del “sennò torna berlusconi” nessuno di noi si sentirà autorizzato a chiedere a Prodi di ridarci la legalità che andavamo cercando, persino con l’estromissione di mastella.

Noi che chiedevamo l’abolizione delle leggi ad personam, e un intervento serio per il conflitto di interessi, coerentemente non dovremmo accettare nemmeno per un attimo che mastella continui ad essere il ministro della giustizia.

Noi che ieri eravamo in piazza, dovremmo ammettere di esserci stati contro, un governo, che ci ha illuso e che continua ad insultarci.

Certo avremmo potuto rafforzare un governo, ma questo governo non fa altro che continuare ad indebolirsi da sé. E per me, il disegno è già noto.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sono perfettamente d'accordo, l'incantesimo del "sennò torna Berlusconi" è durato anche troppo. L'idea di votare per il piduista, evidentemente, non mi sfiora affatto, ma a quelli che per esempio mi dicono che con Berlusconi io, in quanto gay, starei peggio, mi chiedo: cosa ha fatto questo centrosinistra per concedere finalmente a gay e lesbiche quei diritti che restano appannaggio dei soli eterosessuali? Un bel nulla. Aggiungerei quindi ai tuoi motivi di preoccupazione anche la mancata approvazione di una legge che permetta l'accesso al matrimonio e all'adozione anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso e un'altra legge istitutiva di un contrato più leggero per tutte le persone (omo o eterosessuali) che non intendono sposarsi (PaCS). Il balletto del centrosinistra su questi punti è stato vomitevole. La questione tira in ballo anche il rispetto della laicità dello Stato, ma voglio essere clemente (non nel senso del guardasigilli) e mi fermo qui.
 
Gabriele non disperare, risolverà tutto il PD ;-)

Ironia a parte, hai ragione.
Ci hanno frantumato le palle per mesi e mesi, con Rosy Bindi che annunciava barricate, il nazista che minacciava anatemi, poi come se fosse un fatto di cronaca qualunque, hanno archiviato...
R.
 
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