9.16.2007

 

Triste ritorno

Dieci giorni di disintossicazione da stampa e accadimenti italiani, distrutti da una rapida occhiata ai giornali e vari blog. Persino un telegiornale. Che tristezza.

Ho timore che il popolo deluso, abbia finalmente trovato il Messia, e più fortemente temo che l’unica alternativa, all’alternativa offerta dal Partito Democratico, sia “il bollino” - quasi lo schiaffo da cresima - che Beppe Grillo avrà la bontà di applicare al cittadino che deciderà di fare politica.

C’è grossa crisi, diceva Guzzanti (quello sano); ho sentito un tale, seguace del Messia, dire che “non avrebbe mai fatto politica, perché sennò sarebbe diventato come loro (i politici)”.

Lo stesso Grillo, non vorrà mai fare un partito, visto che bisogna distruggere i partiti. Forse si limiterà ad appiccicare bollini a movimenti che potranno così usare il suo nome… E qua, perdonatemi, mi perdo. Insisto. La politica è un dovere. La politica è un diritto. La politica deve essere cosa seria, rivalutata e rispettata per questo.

Sembriamo felici d’aver perso la strada, sembra quasi che non si corra più il rischio di annoiarsi, stando fermi a pensare; c’è chi lo fa per noi, chi ci autorizza col bollino persino a dire “Vaffanculo”. Come i bimbi che dicono: “cacca!” e poi ci guardano soddisfatti e sorridenti.

Ma perché mai nessuno invita il popolo alla responsabilità? Forse non va più di moda. Un po’ come essere comunisti, o come avere un ideale. Meglio trasformare la politica in happening e scusate se detesto il notax day quanto il family day, il vday o il maiale day (non poniamo limiti all’imbecillità); io continuo ad essere per un ripristino della politica.

Si fa presto a sobillare le masse riempiendosi la bocca di parole come legalità, ma non ho mai sentito nessuno, per esempio, indignarsi perché in Italia si fanno decreti legge per l’attuazione di leggi preesistenti: è il caso della mappatura dei terreni incendiati. Fare una legge perché se ne applichi un’altra, dovrebbe essere il sintomo del cancro che divora lo Stato, ma per indignarsi bisognerebbe conoscere le leggi e fermarsi a pensare, senza nemmeno bollino in fronte.

Non so cosa mi abbia fatto più tristezza riprendendo a leggere i giornali, sono ancora indecisa sull’evoluzione di Grillo e i grulli, l’agente della CIA sosia di Osama bin Laden, o il calderoli day.

Ci penserò.

Rita Pani (APOLIDE)


Un pubblico ringraziamento all’Assessorato alla Cultura del Comune di Sinnai, alla Biblioteca Comunale, a Luisella e Vilma, alle persone che hanno partecipato alla serata di Venerdì 14, e in special modo a Cristina e suo padre.

R.


Comments:
Grillo è sicuramente la delusione più grande. Da lui non ce lo aspettavamo forse che si lasciasse prendere dal delirio di onnipotenza.

Da Calderoli oramai ci aspettiamo di tutto....
 
Grazie a te :)
 
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