9.02.2007

 

Il 20 di Ottobre

D’Alema che si dichiara orgoglioso d’aver contribuito a riportare giustizia nella previdenza…

(Che è legittimo chiedersi di che cazzo di giustizia stia parlando…)

Veltroni che lamenta: la prossima volta presenteremo agli elettori un programma certo…

(Che allora ti chiedi se il tomo tanto sbandierato fosse “incerto” o solo una fregatura…)

Prodi che annuncia “Ora possiamo tagliare le tasse…

Padoa Schioppa che risponde: “prima di tagliare le tasse, bisogna tagliare le spese”

Prodi che plaude: “Sono d’accordo col ministro Padoa Schioppa”.

Io il 20 Ottobre in piazza ci sarò, perché è un mio diritto esserci, ed è anche un mio dovere ricordare a questo governo, il capitolo 7, la pagina 163 del programma dell’Unione.

Il governo, di contro ha il dovere di ascoltarmi, per “quella serietà” al governo tanto sbandierata in campagna elettorale.

Ho il dovere di ricordare a me stessa gli anni del berlusconismo, quando per la prima volta, un ministro del lavoro italiano, di fronte ai lavoratori che manifestavano ebbe a dire:

“Manifestino pure, tanto non cambia nulla.”

Perché ho il dovere di sapere che, il peggio del governo berlusconi, è stato assunto per comodità, anche dal governo Prodi. Sindacati compresi, trasformati dal berlusconismo in enti parassiti ed inutili, che oggi rivendicano la firma dei loro accordi mai digeriti dai lavoratori, che non si capisce nemmeno perché restino tesserati ad un organo che ormai non li difende e rappresenta più.

Non voto per il leader del PD, non voterò mai per il PD e non andrò a votare fino a quando un reale partito di sinistra, con ideali di sinistra, sarà degno di rappresentarmi.

Chiudo con le parole illuminate del Compagno Pietro Ingrao:

“Dico una cosa forse paradossale, ma se venisse avanti e si affermasse un movimento di massa e di popolo attorno ad alcune rivendicazioni di cui c'è grande bisogno tra i lavoratori, allora anche D'Alema sarebbe più sorretto. Vado a ricordi molto lontani, agli anni in cui le masse erano attive, le piazze rappresentavano la consapevolezza dei propri bisogni. Le forze di sinistra e più in generale quelle di orientamento democratico, dovrebbero rallegrarsi, non preoccuparsi delle manifestazioni. Io ad esempio, mi inquieterei se le piazze il 20 fossero vuote, deboli, con poca gente. Bene invece se saranno dense e affollate di lavoratori e cittadini. Con la piazza si dialoga, D'Alema non lo dimentichi”.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
scusate se vado fuori tema del giorno, ma sicuramente Rita mi perdonerà

aprite il video a questo link

http://www.youtube.com/profile?user=cannigo
 
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