9.23.2007

 

Era distratto?

Il Pd nasce per evitare che in futuro possa esserci una coalizione che si presenta davanti ai cittadini «senza chiarezza di proposta», perché gli elettori «non ci capirebbero e non ci seguirebbero». È quanto afferma il candidato alla segreteria del Pd, Walter Veltroni, in un messaggio al convegno di studi dei Cristiano-sociali.

Caro Walter,

l’avevi già detto, e già avevo sorriso. Ma tu dov’eri durante l’ultima campagna elettorale? Forse eri impegnato a riqualificare le periferie, montando altalene di plastica su un prato che è durato poco più di un’estate, e devi esserti distratto.

Il fatto è che mai come in quest’ultima tornata elettorale, noi siamo andati a votare, ben consci di quale fosse il programma. Mai c’è stata una proposta chiara come quella uscita dalla Fabbrica del Programma. Era una sorta di capannone senza torni e senza tute blu, che in giorni e giorni di lavoro estenuante ha prodotto addirittura un libro scaricabile da Internet. Sempre dalla Rete, persino i cittadini potevano partecipare, e incontrarsi in svariate occasioni per confrontarsi e…

Io così a memoria, ricordo l’impegno al rilancio del mezzogiorno, la lotta alla mafia, più uguaglianza tra cittadini, più ricerca per avere maggior crescita economica, meno precariato, rivalutazione delle pensioni minime, attuazione del protocollo di Kyoto…

Io ovviamente ora ho fatto una sintesi, magari meglio scritta dell’originale; in quella si usava troppo spesso, a mio avviso, il termine “protagonista” che a me davvero non piace. Pensa, caro Walter, che ricordo persino che, nei paragrafi dedicati alla sanità, c’era l’intento di “rendere protagonista il medico di famiglia!”

Sì, forse eri distratto, impegnato in altre cose, e del programma non hai mai sentito parlare. Forse sei rimasto fermo alla riedizione di qualche mese fa; la sintesi in dodici punti, partorita dopo il quattrocentoventisettesimo tentativo di ricatto mastelliano.

L’avevi già detto, dicevo, e io già avevo riso. Non so chi siano i democratici sociali, non riesco ad immaginare nemmeno il suo contrario (gli antidemocratici asociali?), e voglio sperare che la tua uscita odierna sia dettata dal detto: repetita juvant.

Una cosa giusta però l’hai detta, io non vi seguo. Sono ancora troppo impegnata a guardare al vecchio programma dimenticato. Eravamo stanchi della criminalità mafionica piduista al governo, ed ora abbiamo un ministro della giustizia che fa cacciare un giudice che indaga su connivenze tra mafia, politica e massoneria. Eravamo stanchi dell’instabilità che il precariato reca alla società e alla sua sopravvivenza, e siamo costretti a scendere in piazza senza nemmeno l’appoggio dei sindacati, eravamo stanchi dei nani e delle ballerine ed oggi scopriamo che ad indicare la via del nuovo è un comico.

Forse l’unica cosa che era chiara per il governo nel programma di governo, erano le liberalizzazioni, delle quali inizio anche io a godere: il mio tabaccaio ora apre la domenica mattina. Sì, le banche non applicano la portabilità dei mutui, ma che sarà mai? I notai fanno ancora cartello, ma lo sappiamo, ci vuole tempo.

Caro Walter, io sono una persona fortunata. Vivo di poco e in modo comunista, ho conosciuto anche la fame, e nel contempo la solidarietà. Sono caduta e mi sono rialzata, ho lottato e mi sono stancata. Vai Walter, facce ride…

Rita Pani(APOLIDE)


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