7.20.2007

 

Una supplica a Walter

Lo so, non sortirà alcun effetto... Resteranno solo parole, ma quelle ancora non ce le possono levare...

Una supplica a Veltroni…

Tempo addietro avrei iniziato con “Carissimi compagni”, oggi è difficile farlo; non so come ci si possa chiamare tra democratici.

L’impegno politico non mi fa difetto, e per questo ho deciso di tentare di inoltrare questa mia supplica a Veltroni.

Caro Walter, ti supplico: basta!

Basta col linguaggio speranzoso, basta con l’abuso di parole quali futuro, giovani, e soprattutto basta con la nuova Italia; anzi, ridateci la vecchia che se pure era bucata, riusciva a non affondare.

Da cittadina italiana poco più che quarantenne, non ne posso più d’essere oltraggiata dalla vostra politica della “chiacchiera”, usata per corrodere le “giovani menti”, per corrompere quel poco di anzianità rimasta a rimpiangere “quando ancora si poteva…(mangiare, curarsi, avere una casa).

Vi detesto particolarmente quando millantate l’impegno per i giovani, fingendo di ignorare l’ampia parte di “diversamente giovani” (dai 30 ai 50 anni) che scientemente, quotidianamente, vengono estromessi dal mondo del lavoro, perché con troppa esperienza sono diventati troppo costosi, per far girare l’ingranaggio economico di un paese ormai votato al fallimento.

Le maestranze esperte vengono sostituite con i “giovani” che, ignorando cosa sia la tutela del lavoratore, e la sua dignità, nemmeno comprendono di essere diventati schiavi. Non importa che non siano preparati, che siano fallaci, che impieghino il doppio del tempo a “far funzionare” l’impresa, o l’ente statale retto dalle esternalizzazioni, l’ospedale, la scuola presso la quale sono stati schiavizzati. Costano meno di un lavoratore quarantenne e questo basta allo Stato o all’impresa, per cessare il rinnovo di un contratto che lascia respirare per tre mesi o per un anno. Si vive in attesa della scadenza, e quando questa si avvicina ti stringe la gola, non ti lascia dormire, non ti lascia nemmeno vivere, chiedendoti cosa ne sarà di te.

Il più delle volte vi sento parlare e mi sembrate invasori alieni. Voi conoscete la verità, ma non ne avete il coraggio; è rimasto a noi, blogger snobbati, liberi pensatori o semplici poveri senza più la possibilità di sopravvivere degnamente, autonomamente. Ovvio però che per voi, la nostra verità sia mera demagogia.

Raccontate che la sicurezza è una priorità, quello che non dite è che andrà sempre peggio, perché se oggi si uccide per portare via una misera vincita al Bingo, domani ti uccideranno per rubarti le scarpe. Voi lo sapete che è questo il futuro, ma non ce lo dite, perché non fa sperare.

Non ci dite che non sono più solo i “cervelli” a fuggire dall’Italia, ma sono anche le professionalità più semplici, quelle di cui sopra, che potrebbero far funzionare gli uffici, le cose. Non ci dite che in Italia non c’è più nulla per nessuno, se non l’incertezza creata dalle nuove regole economiche, che servono a far arricchire chi già è stato fatto ricco. Non avete il coraggio di dirci che non è vostra intenzione consentirci di vivere. Al massimo elargite pillole per una sopravvivenza stentata, con la vostra politica del “si salvi chi può”.

Ho la fortuna di avere un padre di 81 anni che ha lavorato una vita prima di voi, e che quindi conserva una pensione, con la quale consente a mia figlia di studiare in un università che le da una laurea ma non le può permettere di specializzarsi. Mia figlia a Settembre partirà in Korea, dove conta di studiare un po’ più seriamente, per poi tornare in Italia con la speranza che nel frattempo la sua Università abbia provveduto a colmare la lacuna, diversamente emigrerà ancora a vent’anni; fortuna che voglio molto bene a mio papà, e mi è facile augurargli di vivere almeno 100 anni… Sennò anche mia figlia, è fregata.

Abbiate il buon gusto di smetterla di pensare d’essere circondati di cretini, abbiate rispetto della nostra dignità, abbiate il coraggio della verità.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Scusa, quale Korea?
 
Seul
 
Eccomi di ritorno..
Prima di tutto un "in bocca al lupo" per tua figlia (e il tuo libro,come va?)
Poi..non speravo di ritrovarvi con novità eclatanti,ma..una lettera a Veltroni..hehe..come quelle a Prodi?
Nulla è cambiato e non importa nulla a nessuno di ciò che siamo individualmente.
Questo forse è il nodo della questione,e l'aggravante è che come collettività non meritiamo nulla di meglio.
Nutro un profondo rispetto per chi (come te per esempio) si prende la briga di farsi il fegato marcio,di scrivere,brigare,arringare (e molto bene,sapessi farlo io),ma rimango avulso da una collettività che acconsente o tacitamente fa finta di nulla davanti a tutto quello che hai detto e -peggio ancora- a quello che non hai detto.
Compreso tuo padre (a chent'annos) ottantunenne e a questi buffoni che ,pensionati dopo una [UNA!!!!!]legislatura-e con che cifre- ci dicono che purtroppo ci sono da fare sacrfici e che non ci sono i soldi per le pensioni di chi per quarant'anni si è fatto il mazzo per davvero.
Chiediamoci chi siamo (come collettività) e forse capiremo che siamo pronti a cedere l'altra...natica.
Saluti a tutti.
RV
 
Ricevo via e-mail e inoltro:

Si cerca in tutti i modi di dare l'impressione che la nave Italia stia li' li' per approdare alla Lampedusa di una vita normale o almeno accettabile e, certo, oggi e' meno peggio di com'era ai tempi del contratto con gli italiani. Ma siamo ancora tutti la' a reggerci alle reti dei tonni, come tonni noi stessi che annaspiamo, cercando di tenere almeno la testa fuori dell'acqua.

Chi ancora non e' stanco di lottare, chi cerca di non lasciar affossare gli anziani e gli "altrimenti giovani", con la scusa dei piu' giovani, cosi' da fregarli tutti insieme, viene definito radicale rompiballe che vuol far cadere il governo. Certo, perche' ormai ci si accontenta di poco, a qualcuno basta anche solo che non ritorni il nano, quindi zitti, per carita', e votiamo tutti piddi. Votiamo il walter nazionale, che ci salvera' dalla tonnara, portandoci verso un radioso futuro democristiano. Il film si chiama Repubblica 3, il Ritorno.

Margo'
 
Cia rrvv :-) Come va il libro? Ditemelo voi ;-)
Piace, ma mi chiamo Rita Pani (quindi vale un cazzo) nemmeno un po' di galera e niente TV...
Sono contenta per ogni riscontro positivo, e tanto mi basta.
Bentornato alla normalità.
R.
 
Un abbraccio cara Rita
Papà ha 98 anni, contribuisce al bilancio familiare e cucina anche.
Saluti al tuo caro papà.
I politici (scusa la banalità) sono proprio stronzi.

Pensatoio
 
Ciao,
Io tel'ho detto cosa penso del tuo libro -mai ricevuto la mail?- e pensavo anche che te la fossi presa perchè non era la solita sviolinata (da me sarebbe stato scorretto: sono un professionista).
Ma se non ti basta ti propongo una buona soluzione: scrivine un altro,tira le orecchie a "Zio Gammarò" e... un lettore ce l'hai già..!
Ad Maiora!
P.S.
Quel "bentornato alla normalità" è stato un pugno di sale in una ferita..ma hai perfettamente ragione: questi siamo noi
-- tranne i brutti sporchi e cattivi della terribile e pericolosissima,oramai famigerata "sinistra radicale"--
Io il piddì non lo voto,e non ci posso fare niente se mi viene da domandarmi:
"Ma in fondo,gli stronzi,chi sono?"
RV
 
Temo di non aver ricevto rrr.vvv :-)
L'avrei inserita con le altre nella pagina delle recensioni :-)
(All'altro ci sto lavorando... :-P)
R
 
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