7.30.2007
Ma chi ti fa parlare, coglione
Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa annuncia di aver accolto le dimissioni presentate da Mele: "Sono profondamente amareggiato per quello che è accaduto, ieri mi ha correttamente informato dell'accaduto e ha riconosciuto di aver sbagliato". Ma resta la censura per un comportamento "non compatibile con il partito" anche se Cesa evidenzia le fatiche del parlamentare: "Una vita dura se fatta seriamente, ricca di impegni fuori casa, con tanti giorni da solo a Roma...". Da qui la sua proposta di favorire il ricongiungimento dei parlamentari con le famiglie: "Tema non nuovo, lo abbiamo sempre sostenuto".
L’ho letta una, due, tre volte.
L’ho letta ancora.
Ma chi ti fa parlare COGLIONE?
Compagne, compagni, lavoratrici e lavoratori, precari, turnisti, pendolari Napoli/Milano a 500 euro al mese senza famiglia…
C’è solo un modo e non è il partito democratico.
Occupare la piazza antistante al Parlamento, mentre loro sono riuniti nelle loro faticosissime sessioni di lavoro, ed anelano a vivere il momento in cui potranno finalmente sniffare un po’ in compagnia di una, due o tre puttane o un trans, dolendosi della povertà che costringe alla lontananza.
Obbligarli alla scelta:
escono e trovano noi con i forconi, o stanno dentro e si sparano in bocca.
E se decidono di arrendersi, firmeranno il contratto per i lavori forzati in miniera o l’esilio in Siberia.
Sebbene, dalla Siberia mi fanno sapere che non li vogliono manco là.
Rita Pani (APOLIDE)
Caro Cesa, ti darei tante pedate nel culo..... ma accendi il cervello prima di parlare!!!
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