7.25.2007

 

Al fuoco!

È come se ogni giorno volessero istigarci ad essere imbecilli.

L’Italia brucia; mandate le vostre foto, dicono i giornali, e poi il WWF ci informa che, stranamente, sono i parchi naturali ad essere più colpiti. Alla fine il bravo giornalista che si occupa dell’emergenza estiva, non riesce a trattenersi e chiude il pezzo, con la raccomandazione ad hoc:

“Non gettate le sigarette accese dalla macchina.”

Sarà che da sempre, dinnanzi ad un cartello, “È vietato accendere fuochi”, posto sotto una pineta o in un bosco, mi sono sempre chiesta perché mai avrei dovuto farlo, col rischio di mandare a fuco tutto, sarà che vengo dalla parte più disastrata dal fuoco, della Sardegna, sarà che fumo anche in macchina… a me questa frase, fa incazzare parecchio.

Perché bruciano i parchi? Perché il turista distratto getta una sigaretta? Se avete risposto sì, siete imbecilli. I parchi bruciano perché da parchi protetti non servono a nessuno, se non ai pochi amanti della natura. Eliminati i fastidiosi alberi, anche nei parchi si potrà gettare cemento, o costruire centrali, inceneritori, o scavare discariche senza che la gente s’indigni.

Era accaduto nel Parco del Pollino, in Basilicata, dove si tentò di attivare una centrale a biomasse. Sarebbe servita, raccontavano gli “imbecillitori”, per bruciare i residui di legno. E piovvero soldi in quantità. Ci provarono nel Lazio, a rendere zone edificabili ettari ed ettari di parco.

In Sardegna andò diversamente, c’era il problema della riconversione a pascolo, finanziata lautamente dall’Europa. Come fare a riconvertire i territori? Bastava radere al suolo col fuoco. Per non parlare del grano, incendiato dai contadini per riscuotere il premio assicurativo, che avrebbe fatto campare meglio la famiglia, di quanto non avrebbe fatto un mulino.

Mi urtavano ieri i cartelli di divieto, e mi urtano peggio, oggi, le campagne di sensibilizzazione, che dovrebbero insegnarmi ad essere civile.

Vogliamo davvero salvare il paese dal fuoco? Bene, che si indaghi su chi da quel fuoco si arricchirà. Lasciatemi fumare in pace. Non sono un’imbecille.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
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Ciao Rita,
un commentino per il tuo blog.


Gli incendi in Italia sono una piaga da sempre e, ben di rado, scoppiano perche' il turista "distratto" getta la sigaretta.
A parte quei pochi casi dovuti al caldo, il fatto che gli incendi vengano appiccati per un'utilizzazione alternativa (leggi= criminale) del territorio, in Italia, e' il segrato di Pulcinella.


Basterebbe una legge che dica: tutti i parchi e i territori verdi andati a fuoco non verranno in nessun caso destinati ad altri usi e dovranno ritornare a essere parchi e territori verdi.
Punto.
Appiccare incendi diventerebbe inutile.
Resterebbe solo da fare i conti coi piromani.
Margo
 
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