6.07.2007

 

Sono contenta :-) (Posso?)

Sono contenta, perché il mio libro piace.
Inizio ad avere dei riscontri e sono, al momento, tutti positivi. Ammetto d'aver avuto un po' di timore, al momento della pubblicazione, affidandomi al detto che – ogni scarrafone è bell' a mamm' soja” - e si sa che ci sono anche bambini brutti.

Così "Lady Tux" dice:
sto leggendo il libro ma con grande fatica...
perché io dovrò anche fare altro durante le pause pranzo, i viaggi da pendolare e tutto il resto.
quasi finito, iniziato ieri sera, mancano più o meno venti pagine.
se cado dalle scale mobili della metro è colpa tua, sappilo. (oggi ho rischiato :) )
Aspetto di finirlo poi ti dico che ne penso.
Per ora aspetto che Luce picchi Pierpaolo ma forte.
besos...
(ce ne hai un altro sottopenna????)

E Stefano:

Cara Rita,
che dire del tuo libro....
Non sembra nient'affatto un'opera prima!
La scrittura è scorrevole, brillante. La struttura della storia retta da un'insuperabile equilibrio. Stai prestando il nome a qualche mostro sacro della letteratura italiana?
Scherzi a parte, quando un'opera nasce bene, così bene, più te ne appropri con la lettura, più sei convinto che la storia dovesse essere scritta così. Quei personaggi, con quei nomi così giusti, che stanno in posti così giusti per loro e descritti nella maniera così giusta...
Un bel libro veramente. complimenti ed in bocca al lupo.

P.S.
Se ne faranno un film, voglio l'invito alla Prima!

Giorgio Boratto,
che mi ha scritto un commento (breve) che potete scaricare.

E sono contenta, lasciatemelo dire ancora, perché è valsa la pena di faticare ed attendere.

Rita Pani (APOLIDE CONTENTA)


Comments:
Ed eccoti anche la mia "recensione"!
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Sarà forse un caso, ma già il titolo rende conto di una caratteristica saliente del romanzo, ovvero la sua "solarità", intesa nel duplice senso della resa narrativa, che ha spesso tutta la pregnanza di una sceneggiatura filmica, e della "limpidezza" emotiva, morale e politica, della protagonista, che risalta ancor più nel contrasto con il sordido mondo della nostra realtà politico/sociale quotidiana.

Certo, non leggendo il libro, ma limitandosi ad una sintesi quale quella qui sopra, verrebbe facile catalogarlo in un ben preciso genere, oltretutto (forse) anche un po' datato, quello "impegnato" e di "denuncia".

A mio parere, l'opera fuoriesce alla trappola del "genere" in modo netto e brillante, grazie innanzitutto alla sua evidente qualità narrativa e di scrittura, ma anche per le connotazioni psicologiche a tutto tondo, tanto della protagonista quanto degli altri personaggi, tutti assai credibili, purtroppo...

E' una lettura che, come ho potuto personalmente sperimentare, anche per chi non sia un cultore di un genere che potremmo azzardare post-neorealista, prende sin dalle prime pagine, e costringe, volente o nolente, a continuare la lettura, perchè non si vuole abbandonare Luce nel pieno della sua faticosa (e forse inutile), duplice battaglia: contro "i padroni del vapore" e, assai più devastante, "i parassiti dei sentimenti"...

Il finale è una vera chicca, assai dolce ma con retrogusto amaro, che forse potrebbe veicolare un messaggio anche ambiguo, ma che non possiamo fare a meno di perdonargli, a Luce...
 
E arrivano altri piccoli pensieri, che continuano a tenermi il cuor contento:

............ho finito ora il libro......qui in brianza non siamo di molte parole ed è per me uno sforzo cercare di comunicarti che... mi è piaciuto e che ho condiviso la delusione vissuta dalla protagonista, mi ha fatto male per certi versi però qualcosa dentro mi si è mosso, forse non ho ancora voglia di mollare, non so ti dirò.

Grazie M.
 
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