6.25.2007

 

Meritocràzia

Meritocràzia.


E ci risiamo. Ora però mi piacerebbe risentire le urla di destra, sulla destituzione di De Gennaro, sulle occupazioni abusive, sullo spauracchio ... “ Ed ora toccherà anche ai carabinieri”.

Mi piacerebbe risentirle perché ridere fa bene, e io, colpevolmente rido.

Leggo che il povero De Gennaro, epurato dal governo per far piacere ai comunisti no-global è stato promosso a capo di gabinetto al Viminale al vertice dello staff di Amato. Ed è giusto appunto stato appena indagato per i fatti del G8. Decisione unanime del consiglio dei ministri.

È vero tutti si è innocenti fino a prova contraria, ma a me basterebbe il sospetto, per nascondermi o uscire di casa con occhiali e baffi finti. Retaggi forse di un educazione cattolica, o forse solo atavico senso di vergogna.

In me si forma sempre più l'idea che io non abbia capito un cazzo della vita. E ho proprio scritto cazzo. Perché sì la forma è importante, ma anche no.

Condannati a capo delle banche, condannati in parlamento, condannati al senato, condannati sindaci, indagati alle Regioni, nei ministeri... Nessuno che si dimetta fino all'accertamento della verità. Nessuno che vada in pensione. Tutti promossi o inviati a ricoprire altre cariche e altri ruoli.

Poi si può anche cadere più in basso, volendo...

Assassine del figlio che scrivono libri, modelli che minacciano di farlo, agenti di spettacolo che promettono l'uscita dell'enciclopedia del gossip, parenti di vittime all'isola dei famosi, fotografi ricattatori che due giorni dopo l'uscita dal carcere e ancora ai domiciliari sfilano in passerella come modelli di grandi stilisti....

Non ho capito un cazzo davvero, perché sarò pure scrittrice, ma non riesco a delinquere e spero sempre che ai miei cari non accada nulla di male.

Rita Pani (APOLIDE)



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