5.03.2007

 

Chiedeteci scusa

In fondo è giusto. Con la satira si fa terrorismo, visto che con le bombe facciamo la pace e imponiamo la democrazia. Non fa una piega.

Però non mi va di scherzarci troppo, perché il mondo si sta fottendo ogni giorno di più, e che ci piaccia o no, noi ne facciamo parte.

I sindacati hanno chiesto ad Andrea Rivera di scusarsi con il Vaticano, io chiederei ai sindacati di scusarsi con i lavoratori.

Forse hanno scordato i cinque anni di governo barbaro berlusconiano, e quell'anno in particolare, in cui il concerto di Piazza San Giovanni, subì la censura preventiva, trasmesso in diretta differita di cinque minuti. Forse non hanno scordato e forse stavano meglio allora, che non si poteva dire nulla e loro potevano fare finta d'essere vessati, insieme al popolo. Non si degnarono allora di chiedere a berlusconi di chiedere scusa alla popolazione.

Quelle volte che firmarono i patti sul lavoro con l'allora ministro maroni, il tizio che ha cavalcato Biagi per renderci una massa informe e deforme di schiavi o disoccupati, noi provammo anche a farci chiedere scusa, ma non lo fecero, anzi, si inventarono “lo sciopero generale di 4 ore”, mentre lavoratori e lavoratrici perdevano il lavoro, si accampavano fuori dalle fabbriche (per i più giovani: le fabbriche una volta erano dei posti dove la gente andava a lavorare senza essere cinese)o passavano mesi sopra alle ciminiere.

Una prece anche al giornalismo. Ho visto un'intervista a buttiglione – un caso umano – che si dichiarava totalmente concorde con le parole dell'Osservatore Romano – le parole del terrorismo – e il giornalista non gli ha chiesto, cosa pensasse del fatto che un malavitoso del calibro di Renatino De Pedis, fosse sepolto dentro la basilica di Sant'Apollinare, a Roma.

A proposito di questo, io mi sono sempre fatta un'altra idea, che è solo un'idea, una pura illazione. E se dentro quella cripta, ci fosse sepolta la povera Emanuela Orlandi? Ma si sa, il Vaticano con quella storia non c'entrava nulla, non centrava nemmeno con Marcinkus – il banchiere di Dio – e con Roberto Calvi.

Ma di cosa, dunque ci si dovrebbe scusare? Di avere ancora voglia di riderci addosso?

La memoria è labile, perchè i danni papali di Ratisbona, pare che nessuno li rammenti più.

Rita Pani (APOLIDE)



Comments:
Bel Post, complimenti.

Purtroppo la Chiesa continua a ritenersi al di sopra delle parti, l'unica portatrice della verità.
Ma la verità il Primo Maggio l'ha detta Andrea.

Io l'ho scritto qui sul mio Blog.
 
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