4.22.2007

 

A passeggio per la storia.

Rutelli ai DS: “Siamo già un grande partito!” E che culo! Mi verrebbe da aggiungere.
Inutile negarlo, che chi la storia la fa e chi ne è testimone. (C’è anche chi la subisce, ma non sono affari nostri)
E la storia, che ci piaccia o meno, la stanno facendo, ce la stanno mostrando perché ne possiamo essere testimoni. E il testimone ha il dovere di parlare. L’omertà non è civile.
Sono partito democratico e non torno indietro”. Mi pare fossero così le magliette mostrate con orgoglio da Rutelli “. E siccome si tratta di Rutelli, bisogna crederci. Me lo ricordo il suo sosia, con le pezze al culo, che protestava insieme a Pannella, per la libertà di sesso e canna, per la pace, per la salvaguardia del carciofo sardo con le spine, per i diritti del bradipo adulto…
Noi testimoni della storia, non possiamo non provare un brivido quando assistiamo da spettatori ai cambiamenti epocali. Ieri ho avuto quasi un sussulto nell’ascoltare le parole di cambiamento ed innovazione di Ciriaco De Mita … Ma non so che dire di De Mita, è troppo nuovo, prima di crearsi un’opinione è meglio stare ad osservarlo per un po’, vedere cosa sarà capace di dare alla costruzione della storia futura … (Sperando che non somigli alla ri-costruzione dell’Irpinia)
Insomma… Siete già un nuovo partito, e Rutelli annuncia che da domani partirà “lo studio” per battezzarsi, sebbene non sia più necessario data l’abolizione del limbo.
Non dobbiamo spaventarci a chiamarci compagni… Lo si usava già nelle sacre scritture…” (ma gli danno un gettone o le dice gratis? O si riferiva alle sacre scritture di Gramsci?)
I testimoni devono testimoniare, è un dovere morale, e soprattutto i testimoni che conservano un po’ di dignità e di amor proprio hanno l’obbligo di testimoniare.
Perché tutta questa storia, non è solo l’ennesima buffonata, me peggio, è l’ennesima randellata alla nostra società, che perde ancor più il diritto di esistere.
Ho provato a seguire le chiacchiere vuote, gli inviti accorati, le commozioni di chi - per fortuna – potrà conservare le proprie radici.
La storia sta per consegnarci, un’ altra volta, la democrazia; perché il 25 Aprile non bastava, perché urge essere democratici, proprio come se fino ad oggi, avessimo consumato scarpe, occupato strade e piazze, urlato e lottato per essere monarchici.
E deve essere davvero inebriante, la democrazia, una sorta di magica pozione che, una volta assunta, va magnificata. Prodi infatti, in visita in medio oriente, non ha mancato di consigliare ad Hammas di diventare democratici anche loro… è l’effetto della panacea, quando pensiamo di esserne in possesso, vorremmo correre a risolvere tutti i mali del mondo.
No, questa non è l’ennesima buffonata, è qualcosa di peggio. Questi la storia la stanno facendo davvero; peccato però che abbiano scordato quella recente.
C’è stato un passaggio emblematico delle idiozie proferite da Rutelli, quando vantava l’alta percentuale di italiani che si recarono alle urne, un anno fa. Disonesto fino al midollo. Non è stata la passione per la politica, e nemmeno la voglia di costruire che ci ha portato alle urne, ma la voglia di distruggere chi ci stava distruggendo. Abbiamo delegato voi, (col naso turato o la maschera anti gas), e voi… siete diventati democratici.

Spero in un popolo capace di fare la storia, come in America latina. È solo una speranza, ma questa almeno, non me la potrete fottere.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA)


Comments:
La nascita del Partito Democratico, ha prodotto l'ennesima scissione a sinistra. Mi dispiace x questa scissione, soprattutto xchè, al di là di dichiarazioni di buone intenzioni, non vedo una reale politica di unità a sinistra.
Ciò che non approvo del nascente PD, è la perdita dell'orizzonte socialista ed una acritica adesione alla modernità come mero adeguamento agli aggiustamenti strutturali dettati altrove e x di più in organismi poco democratici, quali la banca mondiale, il WTO, il G8 e la stessa commissione Europea; organismi tutti accondiscendenti con la politica imperiale USA.
Il nuovo orizzonte che si apre alla sinistra, offre oltre che una lunga traversata nel deserto un tenace e inaspettato lavoro di analisi della nuova realtà internazionale che sia in grado di promuovere uno sviluppo sostenibile ed equamente raggiungibile da tutti gli esseri umani, a cominciare dalla eliminazione delle sacche di povertà e miseria che genera i morti x fame.
Ciao,beppe
 
La tua analisi è talmente chiara e semplice da non lasciare equivoci.. in questo caos non so se ridere o piangere e io che pensavo di aver sempre avuto le idee chiarissime sul da farsi mi ritrovo ora in uno stato confusionale senza fine. Perchè mi sento impotente davanti a questo stravolgimento che sembra tentare di soffocare il pensiero di tutti quelli che fino ad ora hanno tentato, anche con piccoli contributi, di ragionare con la propria testa, che hanno osato sperare in un qualcosa di concretamente diverso. La sensazione che mi aleggia intorno è quella di sconfitta. Mi sento sempre più cinico e disilluso. Non volevo davvero diventare così, ma questa ultima trasformazione non lascia davvero speranze..
 
E, no cazzo, io la speranza voglio tenermela, perchè se ci rubano anche quella... La speranza, ovviamente non sono loro, ma siamo noi.
R.
 
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