3.16.2007

 

Il ciclone Zoccola

Dobbiamo riconoscere al mondo politico, che quando scatta l’emergenza, non ci sono differenze di sorta; tutti uniti e tutti puntuali, a firmare leggi e decreti, ad attivarsi per risolvere la catastrofe. Abbiamo la triste esperienza delle emergenze, in Italia, tra alluvioni e terremoti, con la morte del Papa. La sveltezza con la quale si allestiscono le unità di crisi (come sono antica, volevo dire le cabine di regia), la solerzia con la quale lavorano i ministri e i funzionari dello stato. Sono queste piccole cose che ci fanno – in fondo al cuore – sentire orgogliosi di essere italiani.
Ci voleva l’arrivo del ciclone Zoccola, per riportare quella concordia più volte auspicata dagli uomini di buona volontà. Le cronache narrano dell’unità di intenti – bipartisan – per bloccare la pioggia di merda che avrebbe ricoperto a strati tutta l’italianità che conta. Il ministro degli ispettori, manda un Ginko a Potenza, e persino il garante della privacy si affretta a scrivere un provvedimento per vietare la pubblicazione delle preferenze sessuali degli italiani. (Di tutti gli italiani, eh!)
Se non avessi promesso a me stessa di utilizzare uno stile maturo, e un lessico elegante, ora scriverei: MAVACAGARE… Ma ogni promessa…
L’ho scritto molte volte e oggi lo ribadisco: ci hanno fatto così male, che perfino ci indigniamo per le cose sbagliate. Personalmente, sapere che c’è chi va a puttane, mi lascia del tutto indifferente, semmai mi fa alterare psicologicamente ;-) leggere che c’è gente disposta a pagare una puttana 5.000 euro, ovvero 5 mensilità di un operaio comune a progetto, o somministrato, o interinale.
Mi fa strano scoprire che un tizio grasso e brutto, che si fa riprendere in posa da odalisca, mentre si fa reggere i piedi da due nerboruti prodotti della tv berlusconiana, sia così potente da potersi permettere di far tremare le chiappe a gente che ha in mano il nostro destino, o che lo ha avuto.
Mi fa ribrezzo pensare che molte di quelle signorine, che fino a ieri erano star, showgirls o aspiranti attrici, presenti sempre e comunque sui giornali, persino quelli seri, per un bacio lesbo, per non aver indossato le mutande, per essersi fidanzate con Tizio o con Caio o con Tizieccaio contemporaneamente, oggi siano semplicemente puttane, e che magari lo siano diventate spinte da mammà, che le seguono ovunque, per indirizzarle e proteggerle.
Mi fa abbastanza schifo il clamore col quale questa notizia campeggi sulle prime pagine dei giornali, gli stessi giornali, che ogni giovedì sera ci aggiornano sui risultati delle eliminazioni (mai fisiche) delle aspiranti star che partecipano, chiappe al vento e tette siliconate d’ordinanza, al grande fratello, come se anche a noi, che mai guarderemmo certa spazzatura in TV, davvero ci fregasse qualcosa.
Il ciclone Zoccola, dovrebbe nella sua inutilità servire a qualcosa. Insegnare alle mamme che portano le figlie ai provini, che le seguono nell’evolversi della loro carriera, che forse sarebbe meglio insegnarle anche a trombare oltre che a cantare in playback e dimenare le chiappe come fosse un ballo… Per non trovarsi del tutto impreparate, quando la fama e la notorietà arriveranno.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
ciao, ho segnalato il tuo postt sul mio blog
http://blog.libero.it/maurix69
 
Si, probabilmente lo e
 
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