2.16.2007

 

Sensismi parolistici …


Ovvero: le parole hanno un senso.
Bisogna andare in televisione per dimostrare di non essere come berlusconi … che fa schifo.
L’Ha detto Oliviero Diliberto, e io, in linea di massima concordo, tranne forse che per la parte inerente, al dover andare in televisione.
Sono state dure le prese di posizione dell’opposizione, per esempio: “L'infimo livello delle parole usate dall'onorevole Diliberto dimostra in maniera evidente lo scadimento politico di alcuni pezzi di questa pseudomaggioranza”, renato schifani (FI).
Ma per il mio amore verso il senso delle parole, non posso non citare paolo bonaiuti “Diliberto è un burocrate di altri tempi che con il suo forbito eloquio illustra il rispetto verso gli altri, lo spirito di tolleranza, la capacità di governare se stesso e la sua parte politica. E quando si parla di altri tempi è ovvio che si intendono quelli di Giuseppe Stalin”.
Lo stesso amore, mi porta a ricordare quando il presidente del consiglio berlusconi, si rivolse alla maggioranza dei cittadini italiani col suo forbito eloquio, chiamandoli “Coglioni”.
Oggi, guardando la storia, potremmo ragionevolmente sostenere, che coglioni, lo siamo stati davvero, non avendo nemmeno tentato di ridimensionare l’orrendo figuro, arrivando persino a stampare ed indossare le magliette con la scritta “Sono un coglione”.
Questo fu solo uno dei casi di denigrazione di massa, attuati da un governo incivile e di dubbia moralità, mi torna alla mente, per esempio il tentativo di demolizione della memoria storica della nostra democrazia, o anche la rivisitazione in chiave tragicomica del ventennio fascista, quando i confinati “andavano in vacanza” in amene località, invece che, per esempio a Carbonia, mia città natale, a spalare carbone e morire giovani senza polmoni.
Ma ce n’è per tutti, non crediate che il fenomeno del morattiano “sensismo parolistico”, sia rivolto solo a destra! Anche la sinistra, quando s’impegna, emerge in tutto il suo splendore, magari perdendo l’occasione di tacere. Mi riferisco al Presidente Bertinotti, che probabilmente colto da nostalgia afferma: (Cito a memoria) “Se non fossi stato Presidente della Camera, sarei andato a Vicenza. Ho troppo rispetto della carica che ricopro.”
Eh no, caro Presidente, non è così che funziona … Se avessi avuto rispetto della carica che ricopri, avresti ricordato per tempo al Governo, che le decisioni “verbali”, quasi amichevoli, sancite durante una cena con una stretta di mano, da persone più complici che collaboranti, avrebbero potuto essere sovvertite legalmente, da un successivo Governo.

Rita Pani (APOLIDE)

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Comments:
Quanto ti voglio bene mammamia!
Leggere le cose che pensi..amo fa di un bene!!!
(mi sa che in televisione tocca andarci pero', tristemente ma mi sa che c'ha ragione...ovviamente non a buona domenica)
besos ladytux
 
:-* Ti voglio bene anche io ... E quando leggerai la mail che ti manderò, dovrò sentire i tuoi salti da qui
R.
 
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