2.22.2007

 

Le dodici tavole.


Così Prodi scese dal Sinai recando con se i dodici comandamenti … ooopsss … 10 (Mel Brooks docet), e la miriade di apostoli, in puro spirito dogmatico acconsentirono a giurare fedeltà, all’indiscusso capo, uscito vittorioso dalle primarie. E vissero tutti felici e contenti, ci starebbe proprio bene
Voglio essere estremamente onesta, con voi che avete la pazienza di leggermi: Non parlerò del compagno Follini, dell’Italia di mezzo spostata poco, poco a sinistra o a destra, a seconda della necessità.
Voglio anche essere, una volta tanto moderata, quindi non mi lascerò andare ad analizzare la solidità di un governo di centro sinistra che chiede aiuto al centro destra. Poi perdonatemi, ma tanto ho già detto che io a votare col naso turato, per ottemperare al mio smodato senso di responsabilità, ci sono andata una volta, e non ci andrò una seconda.
Anzi, non parlerò nemmeno della crisi di governo. Ne stanno parlando tutti, ma proprio tutti. Ho letto cose molto intelligenti, cose belle da farti quasi innamorare (Gian Antonio Stella sul Corriere) e una miriade di castronerie che a ragione fanno dubitare dell’utilità dei blog; un tizio commentando un articolo di Pino Scaccia … “ringraziava la crisi di governo per gli oltre 500 accessi al suo blog”.
Per questo, ringraziando Carlo che me l’ha segnalato, vi posterò una chicca silenziosa, un sibilo, un pugno sullo stomaco che mi porta irrefrenabilmente a tenere lucidi ed appuntiti i denti del mio forcone, da brandire, spero al più presto, sotto la spinta di un forte rigurgito di giustizia e dignità:

Sanremo, il ministro salva il Festival compensi sbloccati a Baudo e Hunzinker

ROMA - Il Festival di Sanremo è salvo. Il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, ha firmato oggi la circolare che elimina il tetto ai compensi per le star della Rai, previsto dall'ultima finanziaria. Niente più limite di 272 mila euro, quindi, per i presentatori Pippo Baudo e Michelle Hunzinker.
L'eventuale applicazione del tetto previsto dalla Finanziaria - è scritto nella circolare firmata dal ministro Nicolais - "altererebbe il normale esplicarsi del confronto aziendale ponendo la società a prevalente partecipazione pubblica in una situazione di svantaggio alterando significativamente le regole del mercato della concorrenza".
Ma la decisione del ministro non piace al Codacons e all'Associazione degli Utenti radiotelevisivi, che rendono noto di aver pronto un ricorso al Tar del Lazio "finalizzato a bloccare la manifestazione canora, per la nota vicenda dei compensi agli artisti che in alcuni casi (si parla di Baudo e di Penelope Cruz) supererebbero i 250.000 euro, in violazione dell'art. 593 della Finanziaria sui compensi in tutte le aziende pubbliche".
"Chiediamo un contro urgente al Direttore Generale Rai, Claudio Cappon - afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi - per avere garanzie certe che le spese assurde e inutili del Festival non gravino sulle tasche degli utenti. In assenza di riscontro - prosegue Rienzi - depositeremo domani un ricorso d'urgenza al Tar contro i maxi-cachet che violano la legge Finanziaria".

Abbiate fiducia, non vi è pericolo che l’Italia si trasformi.

Rita Pani (APOLIDE)

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