1.26.2007

 

Va di moda

Una volta quando si tornava a casa, da scuola, i genitori chiedevano: “Com’è andata? Cosa hai imparato”? Oggi quando i figli tornano da scuola la domanda è diversa: “Ti ha violentato qualcuno? Hai violentato qualcuna”?
Una volta ai figli si chiedeva: “Mi fai vedere i quaderni”? Oggi invece: “Mi fai vedere il telefonino”?
Ma poi si chiede ancora ai figli, com’è stata la giornata?
Ho sempre pensato che l’ultimo decennio avesse rovinato almeno un paio di generazioni, ma non credevo che si sarebbe arrivati a questo punto. E’ emblematica la dichiarazione della preside di un istituto di San Benedetto del Tronto, che smentendo la diceria secondo la quale due alunni di 14 e 15 anni avessero fatto sesso orale dinnanzi ai compagni di scuola, tutti intenti a filmare con i cellulari, ha stigmatizzato così l’accaduto: “Non è vero che i due ragazzi abbiano fatto 'sesso orale', ciò non emerge da nessuna testimonianza. E' vero che è accaduto un episodio finalizzato alla ricerca di un protagonismo nei media, tanto di moda “.
Insomma pare che ormai non sia più necessario avere un luogo dove appartarsi, non si è più fortunate se il tuo ragazzo ha un’auto; per “trombare” bisogna avere il telefonino. In realtà non è necessario nemmeno avere una ragazza, tanto puoi violentare anche una bambina, quello che è importante è filmarsi e spedirsi via MMS o riversarsi su YouTube.
Il fenomeno è in crescita e quindi è necessario interrogarsi, non tanto perché ci si deve porre il problema ma quanto perché l’argomento “tira” e quindi va cavalcato. Successe altre volte, come per il lancio dei sassi dai cavalcavia. Vedrete che a furia di interrogare esperti, tuttologi, massmediologi, opinionisti, qualcuno dirà che la colpa è della TV, o più in generale della tecnologia. La demonizzazione funziona sempre, infatti la usa anche il Papa.
Ma non è esattamente così, la colpa a mio avviso è del decennio appena trascorso, e dei danni che esso ha arrecato. Demolire la cultura, disabituare al bello, sfregiare il senso dell’arte, uccidere le menti è stato un progetto portato avanti con perseveranza, per raggiungere esattamente questo obiettivo, creare bestie incapaci di fermarsi a pensare, automi programmati per spendere, con l’aggravante delle promessa dell’uno su mille che ce la fa. Non importa se per farcela prima è stata sbattuta da un vecchio maiale grasso e bavoso, su un divano della Farnesina, perché la domenica lavora in TV e quindi ce l’ha fatta, e magari è fidanzata con un altro vecchio porco che non ha grandi doti, ma molti soldi.
Se è vero che la TV è un mostro, perché i giornali tentano di somigliarle? Me lo chiedevo giusto poco fa, quando dal Corriere on line ho appreso dell’eliminazione di Gabriella da GF e dell’entrata di hostess e giornalista. Faccio di tutto per non capitare nemmeno per sbaglio su canale 5, facendo zapping col telecomando, eppure …
Non voglio e non posso essere moralista, ma mi piacerebbe conservare ancora la mia imperfetta umanità

Rita Pani (APOLIDE)


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