12.29.2006

 

Figli e figliastri

La legge non è uguale per tutti, e come al solito, raschiando ancora tra i luoghi comuni, c’è sempre chi tende a fare figli e figliastri. Non c’è proprio giustizia.
Dopo giorni di appostamenti e martellanti comunicati stampa, dopo ore di attesa riuscimmo a sapere qualche tempo fa, che berlusconi era stato operato a Cleveland, per un operazione che a mia nonna avrebbero fatto in day hospital .
Su Repubblica ed altri quotidiani on line erano presenti le foto del nosocomio turistico a 18 stelle che ospitava l’ex imperatore, addirittura una testata all’avanguardia riportava la “mappa del corpo” dello Scià di Arcore, con indicate le operazioni subite e le strutture estere che l’avevano ospitato; lifting e denti in Svizzera, Menisco ad Anversa, cuore a Cleveland, capelli e blefaroplastica a Timbuctù, prostata a “Sciarm”.
Da Cleveland l’inviato zelante rassicurava tutti dell’avvenuta vivisezione, e non mancava di dirci come il “paziente” fosse accudito da una delle figlie, già americana, studentessa in una prestigiosissima università a pagamento americana.
Finita l’operazione, che in principio erano solo delle analisi già previste in precedenza, le telecamere hanno seguito con commosso trasporto, il rientro dell’aereo del redivivo imperatore, ed il suo suntuoso trasferimento a Macherio via elicottero, dove, non mancarono di dire, l’aspettava la moglie insieme a tutta la sua progènie.
Ovviamente, l’operazione da day hospital, trasformata in un’ennesima resurrezione è stata seguita dalle litanie d’augurio o da macumba, a seconda della prospettiva attesa. Quanti messaggi d’auguri! Quanti incoraggiamenti! Poi la sua commozione.
La legge non è uguale per tutti.
Giuliano amato è stato sottoposto ad angioplastica, uno scarno comunicato dell’ultim’ora lo annunciava ieri sera, nessun inviato e nessun collegamento. Generosamente solo il Corriere on line, oggi, ha pubblicato per erudire i più ignoranti di noi, una scheda dove spiega cos’è un angioplastica, (da non confondersi con un intervento di chirurgia estetica). L’intervento, è stato effettuato con successo nel miserrimo Policlinico di Tor Vergata a Roma, creando lo stupore in tutti coloro che dopo l’odissea berlusconiana avevano creduto che in Italia, un abbiente, avrebbe potuto sottoporsi, al massimo, all’esportazione di un unghia incarnita.
Nulla! Nemmeno per la prostata ipertrofica di Bertinotti, asportata nel più totale silenzio, in una clinica rimasta ignota. Se berlusconi voleva donare il suo menisco alla città di Napoli, speriamo almeno ci facciano sapere se e a chi, Bertinotti, donerà la sua prostata.
L’unica cosa che siamo riusciti a sapere, è che gli interventi di Amato e Bertinotti, erano stati programmati in questi giorni per non alterare i lavori parlamentari in agenda.
A Palermo, invece, una signora è morta d’infarto dopo cinque ore d’attesa in un pronto soccorso. D’altronde è difficile programmare un infarto.

Rita Pani (APOLIDE)


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