12.26.2006

 

Addome gonfio?

Per me Natale significa semplicemente ozio, e nonostante la Coldiretti (come se non bastassero l’ISTAT e l’Eurispes) non mi sono nemmeno strafogata. Anzi! Oggi non ho nemmeno mangiato. In compenso ho visto il mio programma preferito in TV. La pubblicità.
Ne sono rimasta affascinata. Mi sono detta: “Minchia! Come cambiano i tempi.”
Ricordate le pubblicità degli anti influenzali di qualche anno fa? Un relitto umano giaceva su un letto e la voce fuori campo diceva: “Naso otturado? Febbre? Mal di gola? Stai al caldo, resta a letto e prendi un …”
Poi è arrivata la legge Biagi, rivisitata da maroni, che ha sancito la schiavitù del lavoratore, impossibilitato ad usufruire della malattia e la pubblicità si è trasformata. Oggi il malato è donna, fa la cassiera al supermercato e se ha un’influenza, non deve preoccuparsi. Assume una dose di mega-stura-stappa-vaporub e torna subito in forma. Per fugare ogni plausibile dubbio sul possibile contagio che la cassiera ammalata avrebbe potuto diffondere, e per tenere a bada il rischio di psicosi da pandemia, il pubblicitario è ricorso allo stratagemma della barriera protettiva arancione.
Mi sono sentita esclusa dal target; l’alone arancione mi ha riportato in mente quello viola, tristemente usato in una campagna anti AIDS.
L’influenza però è come la morte: prima o poi colpisce tutti. Lo so io, lo sapete voi e lo sanno anche i pubblicitari che hanno pensato non solo agli schiavi, ma anche ai manager o i dinamici business men che affollano l’italica imprenditoria, e per loro hanno creato uno spot a doc: “Raffreddore? Vuoi essere subito in forma? Vuoi continuare ad essere attivo? Prendi una compressa di … e sarai subito attivo”. Ovviamente il prodotto “può provocare sonnolenza.”
Sono le più belle quelle a tema medico, per esempio quando si sta a tavola e qualcuno dall’elettrodomestico chiede: “Addome gonfio? Meteorismo? Flatulenza?” Che viene istintivo gridare: “Non sono stata io!”
Personalmente ammetto di avere un debole per la trasformazione, nel tempo pubblicitario, dell’oggetto “assorbente”. Da oggetto misterioso, divenne attrezzo utile al paracadutismo o per le giocatrici di pallavolo, che quasi ti sentivi in colpa se avevi le mestruazioni senza essere sportiva; siamo arrivati ai petali blu per stare sedute comode, alla meraviglia di avere gli agrumi tra le gambe, e finire ai nostri giorni per poter conoscere, finalmente, l’assorbente intelligente, che assorbe “solo dove serve”, cioè qui e qui. Ovviamente, l’assorbente mostrato (anche questo spesso mentre mangi) non appartiene ad una comune mortale, ma o a Puffetta o a qualche nobildonna, perché il sangue è sempre blu.
Fate come me, se vedete la pubblicità di un prodotto, NON compratelo.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Bellissimo post, e divertentissimo.
Ciao e Buone Feste!
 
Obbedisco! :)
Magnifico post. Buon ozio, perbacco
Mauro
 
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