12.21.2006

 

Accaniti

Ho visto al TG, volontè (il deputato bistrattato persino dai preti) brandire la torcia per dar fuoco alla pira: “Bisogna arrestare l’assassino” riferendosi al medico che ha assistito, umanamente, un suo paziente.
Mi ha stupito la decisione di un consiglio superiore della sanità che sentenziava come su Welby non si praticasse l’accanimento terapeutico, al punto che da profana avrei potuto chiedermi:
“Vorrà dire che può guarire, che c’è ancora una speranza?”
Welby è morto ed ancora non riposa in pace, perché era assolutamente necessario che le telecamere riprendessero gli addetti della polizia mortuaria col sacchetto bianco in mano, e soprattutto, il solerte cronista doveva raccontarci di quanto esili fossero i suoi resti.
Welby è morto vorremmo credere che sopravivrà la sua lotta di civiltà, ma temo che col Natale prima e col nuovo anno poi, il silenzio cadrà a ricoprire tutto ciò che l’ipocrisia non è in grado di sopportare.
Si darà spazio alla festa, agli oroscopi che come i meteo dovranno prevedere il nostro prossimo futuro, amore, soldi, salute e lavoro.
Non mi stupisce l’alone di ipocrisia che ci circonda e che respiriamo senza quasi mai trovare il coraggio di dissolverlo, non solo con le parole, ma anche con i semplici gesti della vita quotidiana.

Vorrei avere un euro per ogni volta che ho sentito la gente esprimersi sui PACS, senza nemmeno sapere quale sia il vero significato dell’orribile acronimo. Vorrei un euro per ogni volta che ho sentito parlare dell’immoralità di affidare un bimbo ad una coppia di omosessuali. Vorrei solo un centesimo per ogni volta che un italiano ha praticato il turismo sessuale, per andare beatamente a violentare un bambino nei paesi sottosviluppati. Diventerei ricca.
Patto di civile solidarietà. Questo significa PACS. Ma che ci è rimasto di civile in questo stato che perde il tempo a rincorrere la morale dettata da una chiesa che spesso, anch’essa si è resa colpevole dei crimini più spregevoli, a partire da Marcinkus per finire a Don Dessì? (So bene che poi esiste una “Chiesa”ancora lodevole e ne sono dimostrazione Don Farinella, Don Vitaliano o Padre Zanotelli, solo per citarne alcuni, ma non hanno né fronzoli né cappelli bordati d’ermellino)
Ecco perché spesso affermo che si sia perso il concetto di libertà, anche questo se vogliamo grazie alla radicale imposizione dell’ipocrisia. La libertà oggi è nel non pagare le tasse, nel portare in piazza vessilli fascisti inneggiando alle peggio schifezze scordate dalla storia, e poco di più.
La civiltà dovrebbe essere un valore imprescindibile che non dovrebbe mai essere oggetto di legiferazione. Noi non l’abbiamo o semplicemente si è persa. Per questo e solo per questo sono fortemente contraria all’adozione per le coppie omosessuali se non fornite di molta forza nel proprio amore e molta forza nella convinzione di poter insegnare al loro figlio quanto stupido sia questo mondo, diversamente alleverebbero un infelice. Basta guardarsi in giro, i bianchi cristiani dei nostri civili paesetti, al mercato, fanno la fila per guardare i bimbi “colorati” nei passeggini, proprio come fossero scimmiette allo zoo, ma non appena compiono sei anni, e vanno ad occupare una sedia nell’aula del bianchissimo bimbo cristiano, allora il discorso cambia, non sono più così belli, diventano semplicemente “troppi”. Che ne sarebbe di un bimbo figlio di una coppia di omosessuali?
Probabilmente diventerebbe inconsapevole protagonista di un video su YouTube.

Rita Pani (APOLIDE)

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