11.09.2006
Noi, siamo di più.
Noi, siamo di più. Questo è il messaggio che esce, scritto in lettere d’oro dalle urne americane.
Noi siamo di più, ma sembriamo non bastare mai, eppure sarebbe semplice far valere il nostro pensare e il nostro dissentire; basterebbe pretendere che quel messaggio così chiaro e così forte venisse recepito da chi di se ne impadronisce senza che gli appartenga davvero.
Prodi dovrebbe ricordare che noi siamo di più nelle tante occasioni della vita.
Le dichiarazioni del centrosinistra, in merito alle elezioni americane di medio termine, sono state più o meno tutte sullo stesso tono di soddisfazione: “Quant’è brutta la guerra in Iraq”. Io, che ho contribuito a scrivere il messaggio uscito dalle urne italiane però, sono costretta a chiedermi se loro l’ abbiano letto fino in fondo, perché se è vero che 650.000 (cifra destinata a crescere quotidianamente) morti in Iraq un peso l’hanno avuto, non dobbiamo scordarci i morti in Afghanistan, paese precedentemente democratizzato, nel quale i soldati italiani continuano a morire.
Rita Pani (APOLIDE)
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