10.11.2006

 

Fuori il Corano da Milano

Eravamo rimasti a Como, alla madre che deve scoprirsi il viso quando accompagna la bambina a scuola e siamo arrivati a Milano, dove la lega organizza una manifestazione per protestare contro la scuola araba. E’ doveroso precisare che i militanti partecipanti erano solamente una ventina, armati di pacifici cartelli con su scritte frasi di pacifica civiltà come “ La scuola di Corano mai a Milano” oppure “ Padroni in casa nostra”, ma a mio parere una ventina di cretini tutti insieme sono sempre troppi.
Mi ha sorpreso anche la presa di posizione del ministro Fioroni che dichiara l’impossibilità dell’esistenza di una scuola araba non dotata di autorizzazioni. Sono quelle inerenti l’agibilità, per esempio, o riguardano il programma d’istruzione? Mi piacerebbe saperlo, come mi piacerebbe sapere perché un ministro si senta obbligato a rispondere ad un manipolo di cretini mentre sovente mancano le risposte per le scuole già presenti nel territorio.
Se la disputa fosse stata sulla sicurezza dei bambini, avrei non solo capito ma avrei approvato il ministro, se invece come sembra, a giudicare dalla chiarezza dei cartelli della ventina di manifestanti (cretini), il discorso è chiaramente razzista, forse avrebbe fatto bene il ministro a dotare d’ufficio la scuola di tutte le autorizzazioni necessarie per far sì che la scuola potesse funzionare.
Certo è strano che nella storia non si abbiano notizie di proteste davanti alle altre scuole internazionali di Milano come la Scuola américaine de Milan, la Scuola internationale de Milan, la Scuola D'Oxford, o The Sir James Henderson British School of Milan.
Non le conosco, magari sono delle ottime scuole, ma le ho trovate tutte insieme in un sito che le pubblicizza probabilmente tradotto col traduttore di “Gooooooogle”.
Ma forse a guardar bene c’è dell’altro: perché far funzionare una scuola araba in un paese che ha scientemente demolito la scuola e l’istruzione? Ci sarebbe forse il rischio di avere degli arabi istruiti contro un branco di italiani rincretiniti dalla controriforma della riforma della ex riforma?
Basterebbe soffermarsi a pensare che i ragazzini descritti dallo studio dell’INVALSI , incapaci di stabilire che la superficie di un tavolino dista dal pavimento 78 centimetri e non 78 metri sarà la classe dirigente del futuro per cedere totalmente allo sconforto.

Rita Pani (APOLIDE)


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