8.17.2006

 

Hina e le altre.

Non volevo tornarci sopra, non volevo prestarmi al rigurgito di propaganda razzista, ma è quasi impossibile non farlo dopo aver visto una rassegna stampa. Molti giornali proseguono nella divulgazione demenziale dell’odio; percepisco il bisogno di giustificare in qualche modo se stessi, ma non parlarne sarebbe un reato.
L’islamico sgozza la figlia perché troppo moderna, recita un titolo, ed un altro fa eco: Hina frena le cittadinanze…
A Torino invece una donna malata di mente, da cinque anni vive segregata dal marito e la figlia, in una stanzetta lercia.
In Sicilia un uomo strozza la suocera e la moglie per poi impiccarsi. Notizie freschissime, cronologicamente successive alla morte della ragazza pachistana.
In una intervista, una vice del ministro Amato, continuava a porre l’accento sulla necessità che lo straniero si attenesse al rispetto della donna, prima di poter ricevere la cittadinanza, ed era seria mentre lo diceva.
Devo ripetermi, ma voi dovete prepararvi, perché è evidente che ancora non ci hanno detto abbastanza su quanto brutto sia l’Islam.
Non so come, ma oggi mi è capitato di ripercorrere la storia di un esorcismo “fai da te” a Polistena, penso fosse a metà degli anni novanta, quindi un’epoca abbastanza evoluta se si considera che già si girava con i primi cellulari, grandi poco meno di una cabina telefonica, ma simbolo dell’imminente elevazione (o rovina). Una bambina di nemmeno due mesi, fu uccisa dai suoi familiari che tentarono invano di liberarla dal diavolo.
Già, quella figura caprina capace di insinuarsi in noi con la tentazione, quella figura così malvagia da esser stata persino utile al texano per descrivere il suo amico e socio Bin Laden.
In effetti, a pensarci bene persino Papa Santo Subito, scrisse che il diavolo non era più da immaginare uomo ungulato, ma più effimero e quindi più pericoloso. Ci ha pensato bush a darne una chiara definizione: Saddam è satana! Bin Laden è satana. L’Iran è satana. Il risultato dell’equazione di bush è che l’Islam è satana.
Sì, per avere la cittadinanza italiana è doveroso rispettare le donne. Mi associo alle odierne dichiarazioni della signora Lucidi probabilmente perché conosco il problema meglio di lei, essendo donna, ed essendo stata moglie di un grandissimo figlio di puttana bianco e di razza italiana, sbirro e di religione cattolica che mi ha fatto vivere alcuni anni di terrore con violenze fisiche e psicologiche e vessazioni di ogni sorta. Sono viva ed è già tanto.
Dividi et impera. Hanno imparato bene questa lezione, purtroppo. Esistono le differenze di razza, di cultura e di religione, basterebbe unire le differenze per sentirci tutti parte integrante di un’unica razza. Quella umana.
Robert Ley, nazista, affermò che gli ebrei avevano una proteina del sangue che si deteriorava e per questo dovevano essere uccisi. Questa sua dichiarazione infastidì i nazifascisti tedeschi e fu isolato, relegato a compiti minori. Gli ebrei furono comunque sterminati, e noi non abbiamo imparato nulla dalla storia.
Rita Pani (APOLIDE)


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