8.26.2006

 

Condannato!

In nome del popolo italiano… Mi pare reciti così la formula usata dai giudici per condannare chiunque risulti colpevole del reato a lui ascritto. Quanto abbiamo sperato, noi persone per bene, di sentire quella formula applicata al reo silvio berlusconi, quanto avremmo voluto persino sentirla applicare per il reato di “distruzione di stato”. Invece no, tra una prescrizione ed una legge ad personam, con l’ulteriore regalia prodiana dell’indulto non sentiremo mai quel soave ritornello, a meno che non impariamo ad ascoltare spagnolo, forse…
Ciò nonostante silvio berlusconi, ammette d’essere condannato. Condannato a restare. Non in nome del popolo italiano, ma in nome della metà del popolo italiano che non lo detesta. Non è tornato come scrivono i giornali, è apparso, essendo lui un Gesù, o un uomo della provvidenza, frase millantatoriamente attribuita a Don Giussani, realmente plagio dei discorsi di mussolini.
E’ apparso, supergiovane, ad erudire il suo pubblico una volta tanto pagato e non pagante. Ha mostrato i capelli trapiantati (ovazioni!) ha promesso il ponte sullo stretto (ovazione!) per fare della Sicilia una terra 100% italiana (ovaz!) ma soprattutto ha insultato questa sinistra che vuole rendere l’Italia un paese multietnico o meglio, plurietnico. Giammai! Predica l’apparso un po’ unto e pure del Signore! Vanno bene le quote di immigrazione stabilite dalla bossi-fini per garantire mano d’opera alle grandi imprese, che tradotto significa: vanno bene solo gli schiavi di cui necessitiamo e che il resto muoia in mare . (Ovazioni! Tripudio!)
La cosa più buffa è che un giornalista, probabilmente certo di fare bene il suo lavoro, ha annunciato in Tv che “berlusconi nella sua tournee a Rimini…” Già, dopo le molte discoteche, i baretti di piazza, le pizzerie da asporto nelle quali si è esibito durante tutta l’estate con il suo fedele parcheggiatore Apicella, non è poi errato dire che era in tournee.
E’ apparso. Dobbiamo ammetterlo. Come devo ammettere di non aver potuto fare a meno di ridere quando il cronista, riassumendo l’eresia ha parlato del conteggio dei voti, che: non è certo finito! Quindi ancora non è detto… Probabile che sia condannato anche a governare ancora, e ancora e ancora, capellone immortale!
Condannato, dice, per un fatto di orgoglio e di storia personale.
E qui casca l’asino perché se andassimo a scavare nell’orgogliosa storia berlusconiana, dal nome del padre e della banca Rasini, per finire al figlio, appartenente alla Loggia Massonica P2, ammanicato a craxi, che nacque cantante e divenne palazzinaro, passando per il furto della Villa San Martino ad Arcore, col suo stalliere Vittorio Mangano e tutto ciò che fin troppe volte si è detto e scritto, allora sì che sarebbe stato condannato, almeno a venti anni di galera!

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
cara Rita,

ecco questa e' proprio una cosa che non capisco!
Ti assicuro che ce la metto tutta, col mio piccolo cervelletto, ma proprio non trovo risposta.
Non riesco proprio a capire questa posizione di CL, e non solo.

Credo che come qualcuno disse "Date a Cesare, quel che e' di Cesare..." religione e politica debbano restare separate, poi ognuno in cuor suo, secondo coscienza, esprima la propria preferenza... e lo dico da cattolico credente e praticante, e mi rattrista vedere un movimento di cattolici prendere posizione politiche cosi' lontane da ogni morale, di qualsiasi religione, per un paio di leggi "di facciata", e con altre mille che vanno contro ogni equita', moralita' e quant'altro...

Non credo che nessun partito possa mai e debba mai essere rappresentato o legato o supportato da movimenti religiosi, di qualsiasi religione, e la storia oggi come ieri ce lo dimostra.

E allora perche'? perche'?
Rabbia. Solo questo.

Solito sfogo, che magari al solito, tra un paio di minuti mi pento di aver postato...

Ciauuuuu
 
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