7.31.2006
Turbato
Adirato, corrucciato: per la qual cosa l’Angiulier turbatissimo disse al Fortarrigo una grandissima villania (Boccaccio)
Tutto il mondo in modo unanime ed in preda a turbamento ha chiesto un immediato cessate il fuoco, al quale i combattenti israeliani contro il terrorismo hanno risposto: “Ci servono altri dieci, forse quindici giorni.” (60 per dieci fa 600, per quindici 900; temo ulteriori turbamenti).
Ho visto un padre che reggeva in piedi, presa per le ascelle, la sua bambina morta. Non ho provato turbamento, ma un indicibile incazzatura. Un altro padre esponeva il suo bambino ormai rigido, tenendolo tra le braccia, urlava inferocito. Chissà qual’era il suo turbamento.
“Nessun problema ad allargamento maggioranza, ma governo e programma resteranno invariati.”
Nemmeno in questo caso ho provato del turbamento, ma fossilizzata nel mio atavico senso comunista, ancora una volta mi sono sentita irrimediabilmente incazzata.
Per carità, lungi da me l’idea di mostrarmi a chi legge vergine quanto Maria Goretti, non che non lo immaginassimo dati i rutelli e i mastella, ma è sempre turbante sapere che le porcate sospettate prendono forma a pochi millimetri dalle nostre terga.
«Sì ad allargamenti, no a scambi» ha sintetizzato il prodiano Monaco. Questa frase, il giorno dopo dell’approvazione dell’indulto sembra una secchiata di pietre dopo una di letame fresco lanciata verso il popolo della sinistra, quello che iniziò a sperare pagando un euro per votare Prodi (ma si scrive ancora maiuscolo?) alle primarie, e a tutti quelli che finsero di credere di contare una buccia di lupino partecipando attivamente alla “fabbrica del programma” che io diedi per fallita a pochi giorni dalla sua creazione.
Ora sebbene in Italia si pensi che il problema sia il traffico dei vacanzieri, o i fulmini killer che esistono da che esiste il mondo, a me pare sia un altro, ovvero il pericolo incombente di un ripristino del berlusconismo.
Come da tradizione, d’estate vanno in onda soltanto repliche e quella alla quale stiamo assistendo non è altro che il film già visto di una sinistra capace di farsi rimpiangere, per poi farsi odiare per la sua inconcludenza e per la sua incapacità di non cedere ai compromessi col nemico, per convenienza ed opportunismo o solo perché incapace di creare alleanze insospettabili.
L’unica variante sul tema è “la fine”. Questa coalizione di centro- centro- centro- sinistra sarà capace di uccidere quel poco che resta della sinistra, ha già masticato ed ingoiato Rifondazione Comunista, i DS figli patricidi del PCI lavorano alacremente per riunirsi in un unico ed inutile partito democratico, i Comunisti Italiani senza palle e senza idee serviranno solo per mantenere un’apparenza democratica. A mio avviso, questo ultimo atto sconsiderato porterà come unica soluzione, la destra nuovamente al potere, e l’unica speranza sarà allora che siano tanto imbecilli da non far fuori berlusconi.
Per quanto catastrofico possa apparire il mio pensiero, comunque, non spaventatevi! Non c’è pericolo di una rivolta popolare in Italia. Vada come vada, il campionato di calcio partirà puntuale.
Rita Pani (APOLIDE)