7.21.2006

 

Cose buone dal mondo

Non è che qualcosa non va, è che va esattamente tutto come deve andare. Il numero dei dissidenti diminuisce ogni giorno di più e chi ancora si ostina ad esserlo, viene guardato come fosse Albino Red (il negro bianco inventato da Charlie Parker).
L’esempio è Cacciari, dimessosi perché incapace di sottoscrivere una porcheria governativa. Insomma, essere ligi, onesti e coerenti è quasi un avvenimento straordinario. L’intelligenza ed il discernimento sono ormai handicap. Oddio! Ma che scrivo? Handicap è diventato un termine obsoleto che rasenta la volgarità offensiva. Essere intelligenti rende diversamente abili. Un appunto per dirtyboots: nessun cieco nella giuria di miss Italia, ma un ipovedente.
Scusate la digressione, è solo che ieri, essendo diversamente abile cerebrale ho seguito un documento denuncia su un telegiornale e ne sono rimasta davvero colpita; Simona Izzo, famosa per essere stata la moglie di qualcuno e poi per essere stata ancora la moglie di qualcun altro ha denunciato i pericoli che incombono quando si sceglie la chirurgia estetica, e con grande senso civico, ha dedicato qualche quarto d’ora del suo preziosissimo tempo per mettere in guardia tutte quelle signore che decidessero di sottoporsi a tortura laser per essere iper giovanilisticamente seducenti. Levarsi le macchie dalla pelle potrebbe condannarci ad usare orribili cappellini a tesa larga per evitare l’esposizione al sole. Non ci ho dormito tutta la notte, poi solo in mattinata ho capito alla fortuna che si ha quando si è poveri e non si hanno migliaia di euro da spendere per la giovinezza a tutti i costi.
Tutto questo per riportare i titoli dei giornali che indugiavano sui follicoli della regista: “Il dramma di Simona Izzo”.
La mia diversità mi ha quindi portato a chiedermi: se questo è un dramma cos’è quello che attanaglia il mondo intero e ci fa stare come se avessimo tutti quanti il culo posato su una polveriera? Il mondo è in guerra. Una guerra lunga e lenta contro i terrorismi e per la democrazia.
Essere cerebralmente diversamente abili a volte rende inabili; per esempio è difficile capire perché una bambina israeliana debba firmare la bomba che cadrà sul libano senza che i suoi genitori vengano fucilati per evidente inutilità.
Ci si può sguazzare nello stato di imbecillità dilagante. Oggi il mio vecchio vicino di casa mi dice in tono preoccupato: “Ha sentito al telegiornale? Farà caldo sabato e domenica.” Come se oggi fosse stato freschissimo.
L’ultima è di poco fa: C’è preoccupazione in Africa per una probabile guerra tra Etiopia ed Eritrea, e l’Europa si chiede se sia il caso di attivarsi per mediare. Sono trent’anni che si ammazzano, foraggiati dai predatori di turno, annientati dai colonizzatori, affamati da politiche truffaldine e ci accorgiamo solo oggi?

Arrivati a questo punto chiedo la pensione di invalidità.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Chiedo venia: è evidente che avrei dovuto approfondire la notizia, ma avevo dimenticato quanto i giornali fossero ormai ipoinformanti.
 
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