5.26.2006

 

Per chi si suona il telefono

Il calcio è un affare maledettamente sporco. Per non parlare della puzza dei calzini dopo la partita! Però, grazie alle intercettazioni telefoniche, gli inquirenti hanno potuto determinare che diverse partite del campionato erano più truccate di Platinette. Altri tempi, quelli in cui ci si contentava di Platini...
Inoltre, sembra che tutta la gestione della res pallonara fosse un meccanismo al quale ci si dovesse adeguare, altrimenti si era fatti fuori. La cosa inquietante è che tutti sapevano, ma nessuno parlava. L’esatto contrario di Calderoli, che non sa un cazzo ma parla a vanvera. Il che dovrebbe essere ben più preoccupante, ma è chiaro che mi sbaglio.
Il principale responsabile dello scandalo sembrerebbe essere l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, che è stato convocato per un interrogatorio in Procura a Roma. Entrando, Moggi ha incrociato Previti che ne stava uscendo. I due si sono salutati cordialmente:
“Ciao, Luciano”
“Ciao, Cesare”
“Vado... poi, magari, ti telefono”
“Vaffanculo”
La stampa si è immediatamente scatenata e l’inchiesta è stata battezzata “calciopoli” o anche “piedi puliti”. Titoli a tutta pagina ci fanno sapere che “Moggi piange” e “Moggi parla”. Dopo “Moggi telefona” si aspettano con trepidazione altre sconvolgenti rivelazioni, come “Moggi ha messo il primo dentino” e “Moggi cammina e fa pipì”.
Intanto, a Napoli, ne è stata creata una statuetta da mettere nel prossimo presepe che lo raffigura con tanto di cellulare all’orecchio. Probabilmente mentre impartisce direttive al Padreterno su dove indirizzare la cometa e gli ordina di non mandargli Erode, ma solo la terna dei Magi. Ma la cosa davvero incredibile è che i magistrati sono riusciti a decifrare le conversazioni telefoniche tra Moggi e Biscardi. In particolare, nella trascrizione di un dialogo tra i due, si può evincere che il conduttore televisivo sospettasse qualcosa. (Lo so, qui forse ci stava bene un punto interrogativo... n.d.a.)
“Ciao, Aldo... sono Luciano”
“Uè, giao Lugiano!”
“Ti volevo dire, per la trasmissione di domani...”
“Ashbetta un addimo, non mi sembrasse brudende al delefono... saresse meglio un biccione”
“Cazzo dici? Che è un biccione?”
“E’ quel voladile che vola e ci si infilassero i messaggi, anghe non shbordivi, nella zamba destra o sinistra o guell’aldra indifferendemende...”
“Eh?!”
“Vabbè, niende... allora, ber domani, dimmi...”
Roba da sedia elettrica. E senza prescrizione!
Comunque, tutta questa vicenda mi ricorda una pubblicità di un prodotto Sky per mettere in stand by la trasmissione, in cui Vialli ipotizzava (testualmente): “Metti che stai guardando la partita e metti che si suona il telefono...”
Già, e mettici pure che è Moggi che ti dice il risultato... comprati una segreteria telefonica e guardati la partita, deficiente!
Anche gli autorevoli opiniotuttologisti hanno espresso, come di consueto, il loro illuminato punto di vista, osservando come gli italiani siano stati traditi, turlupinati e defraudati di quello che avevano di più caro. E’ evidente che la condizione di povertà, non solo economica, degli italiani ha raggiunto, superato e distanziato alla grande il livello di guardia e che ancora siamo ben lontani da “intelligentopoli” e “cervelli puliti”.
Questa crisi dei valori è stata sottolineata anche da Papa Rottweiler che, durante la sua visita in Polonia, ha pronunciato un anatema contro le persone e gli ambienti che oggi vorrebbero falsificare la parola di Cristo. Berlusconi ha commentato: “Alla buon’ora! Sono anni che denuncio che i comunisti deformano tutto ciò che vado dicendo...”
Poi, con lo stile che lo ha sempre contraddistinto, ovvero quello mafioso, ha ammonito: “Stia attenta la sinistra, perché potremmo anche scendere in piazza, minchia!” Ecco, adesso scusate, ma ho da fare; devo preparare il treppiede: metti che si suona l’adunata...
dirtyboots

Comments:
:-D
R.
 
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