3.27.2006

 

Ho l'acqua sul fuoco

Ora a me verrebbe anche la curiosità di leggerlo, questo libro nero sul comunismo, scritto, diretto ed interpretato dal malfattore di Arcore. Amo l’arte demenziale e la storia dei bambini cinesi bolliti per concimare, raccontata oggi a Napoli dal barzellettiere, l’ho trovata degna del Monty Paython.
Perché bollire i bambini per farne concime? Non sarebbe stato meglio usarli crudi? Le proteine e gli enzimi sarebbero stati più efficaci. Da sempre si sa quanto grasso sia l’orto che confina col cimitero.
Comunque la pensiate, onestà intellettuale vuole che si ammetta la realtà, il popolo di Napoli, da oggi dormirà sogni tranquilli; i problemi della cittadinanza verranno affrontati e risolti tutti da berlusconi, qualora venisse rieletto. Lo si è evinto nella parte di discorso che parlava di Fassino, della sua attitudine ad essere testimonial di un’agenzia di pompe funebri.
I problemi della del lavoro, sono stati toccati dal presidente cavalier Napoleone, quando ha chiaramente detto che Prodi è un poveraccio, quelli della giustizia, verranno risolti, probabilmente, come immaginato nella conclusione del film di Nanni Moretti.
Non è più tempo di smentite e fraintendimenti, quelle erano cose buone fino a quando ancora qualcuno gli ricordava che copriva una carica pubblica, una delle più alte dello Stato; ora che sta per abdicare, è a briglia sciolta, un cannone caricato a merda, che spara a caso, certo che qualcuno prenderà e farà suoi un po’ di escrementi da rilanciare. Ha ancora il suo sparuto seguito di leccatacchi incalliti, che hanno scordato la dimensione propria e che sono prontissimi ad immolarsi per il padrone. E vanno avanti.
Che importa di questa povera Italia? Bisogna proteggerla da Mao e da Stalin. Perché mettere in condizione i magistrati di fare il proprio dovere? Bisogna cospargerli col cannone, in modo che mai a nessun servo sorga il lecito sospetto.
Ammetto d’essere un po’ cinica e di godere di molti di questi aspetti contorti di un omino ridicolo ormai perso nelle sue stesse tele. La triste realtà è che l’unico alleato rimasto fedele a berlusconi è la fotocopia di bossi, e che a scalzare il cavalier Napoleone sarà Gianfranco Fini, che ormai ha sempre più la faccia uguale a quella che indossava il memorabile giorno del Kapò a Bruxelles. La vergogna fatta persona.
Vorrebbe inserirsi nella macchina della propaganda, ma non ce la fa. Arranca Fini e non sta al passo del despota demente, che con i suoi bambini bolliti, i becchini e i poveracci, ruba la scena e lo riduce ad una spalla spazientita.
Il popolo, diviso ormai in fazioni simili a tifoseria politica, pagata dal più ricco, dice chiaramente che non è la politica che interessa, ma la speranza della gratitudine che non arriverà.
Il popolo delle donne, non insorge, sebbene ormai circoscritta e relegata alla “categoria” di appartenenza, ovvero poco più di una scalda letto o una pratica stiratrice.
Noi restiamo qua, ad essere sempre più felici d’essere noglobal, comunisti, rossi, comunisti, lessabambini, comunisti, magistrati, comunisti, giornalisti, comunisti, poveracci, comunisti, ma soprattutto becchini comunisti.
“Non fate così, altro che dieci anni di meno, mi fate tornare bambino!” disse a Napoli ...

Vado a mettere l’acqua sul fuoco.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Sì, sarebbe stato meglio usarli crudi, i bambini per concimare. Ma... metti che mentre lavori l'orto ti viene fame?
 
metti l'acqua sul fuoco; io, come il grande dan peterson, spero di poter dire il 10 aprile: "mamma, butta la pasta!"
 
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