3.15.2006

 

Duello, nemmeno un osso rotto.

Non lo visto. Non ho perversioni sessuali che me l’avrebbero consentito. Mentre scrivo sto guardando RAI News 24 che fa una sintesi logica dell’avvenimento a mio parere davvero troppo scontato. Diciamoci la verità, per chi legge i giornali e per chi segue la nefanda situazione italiana non c’era bisogno di stare a guardare, tanto tutto era scontato. Da una parte il buon professore troppo poco incisivo, ma preparato, dall’altra parte un tizio che da del comunista anche al parroco che benedirà un rametto d’ulivo. Da una parte il messaggero di speranza dall’altra il solito arrogante omuncolo pronto a dare l’esame per assumersi la carica di duce.
Tanto rumore per nulla, o forse solo per tenere vivo il silenzio.
In Italia non serve convincere gli indecisi, che a mio avviso sono veramente pochi, servirebbe spiegare perché è utile andare a votare. Io ci ho provato molte volte e continuo a farlo. Voglio votare Prodi per poter avere il diritto di contestarlo, nel momento stesso in cui non dovesse ottemperare a tutti gli impegni che si è assunto il giorno dopo le Primarie. Lo voterò perché vorrò poter dire, io ti ho votato, lo voterò perché non posso assumermi la responsabilità di non andare a votare, specialmente dopo la legge truffa elettorale, scritta con i piedi, con l’unico intento di rendere difficile la stabilità del governo del paese.
E’ troppo semplice cadere nel qualunquismo, sono tutti uguali, hanno tutti un po’ di rogna.
Cosa penso sul serio?
Che la colpa è nostra, di chi ha votato per berlusconi e di chi ad un certo momento non è andato a cacciarlo, con il forcone in mano da palazzo Chigi. Abbelliti dal pacifismo e da uno strano concetto di civiltà, si sono fatti due o tre girotondi, giusto per ritrovarsi in piazza a gridare “vergogna”, fingendo di non sapere che a quello, di noi, non importava un accidente, dal momento che nemmeno i lavoratori in sciopero hanno mai contato nulla per lui. Otto leggi rinviate al parlamento dal capo dello stato, e non gli fregava un accidente, le ha fatte ugualmente, tutte per lui, per la sua incolumità e per le due tasche. Erano quelli i momenti in cui avremo dovuto armarci di fiaccole e forconi, un milione di persone incazzate, dileggiate, e pronte ad esigere rispetto.
Abbiamo avuto l’occasione e l’abbiamo persa perché ci restano le urne. Quindi andiamo a votare, è un nostro preciso dovere.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Sì, ma... per i "padrini", Belusconi, si è rivolto a Dell'Utri?
 
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