2.21.2006

 

Si salvi chi può! Stasera berlusconi su AlJazeera.

Sarà che piove, ma oggi è una di quelle giornate nelle quali mi è difficile riuscire a trovare le parole giuste, per dire le cose
che vorrei. Più che difficile: impossibile.
Bengasi continua a bruciare ma nella cdl è tornata la pace. Le dimissioni di calderoli seguite dalle sue dichiarazioni sono state un toccasana per la lega e per forza, povera, Italia; la lega continuerà a prendere i voti della razza padana, mentre i moderati centristi figli di Dio, daranno il loro voto al paladino della cristianità, il crociato di Arcore. Alla prossima legislatura calderoli sarà ancora ministro e le magliette diventeranno obbligatorie per legge.
Leggo che questa sera il logorroico di Arcore sarà ospite alla Tv Al Jazeera e mi torna in mente una barzelletta che da tempo gira su Internet:
“Un bimbo chiede al nonno di raccontargli ancora come scoppiò la terza guerra mondiale e il nonno risponde. Un giorno berlusconi prese la parola all’ONU e disse: La sapete quella sulla pompinara islamica?”
Speriamo bene. Speriamo non gli salti in mente di dire che lui è il figlio di Maometto, immagino che sarebbe difficile per il popolo arabo comprendere; non è un popolo con la mentalità aperta come il nostro, che resta impassibile dinnanzi a Napoleone.
Non è facile spiegare una campagna elettorale completamente priva di politica, non è semplice stare dietro a tutte le banalità prodotte da abili depistatori e rilanciate a gran voce da giornalisti ambigui e tristi. Capisco che ci siano i giornalisti schierati, quel 15% non comunista ed asservito al potere, ma il resto, quell’85% di giornalisti comunisti che fa? Perché continua ancora a “lavorare” anziché issare bandiera bianca e mettersi a scioperare ad oltranza?
Per tutta domenica abbiamo assistito alla cronaca dell’intervista di Mills, l’avvocato alle dipendenze di berlusconi, ringraziato con un regalo o prestito a lunga scadenza di 600.000 dollari; ieri la smentita. Nessuna coercizione da parte dei giudici milanesi, l’intervista pubblicata era palesemente falsata. I telegiornali avevano altro a cui pensare, il vilipendio ai morti di Nassirya e il pérone di Totti. I carabinieri uccisi dai comunisti in Iraq, e Totti che si risveglia chiedendo Nutella. L’offesa per i carabinieri di Nassirya e “il gran bel fallo che ha preso Totti da dietro”.
Piove, governo ladro. Il cielo è gonfio, saturo e buio. Fa freddo e sarebbe una giornata triste se non ci fossero i sondaggi. Il 40 % degli italiani vorrebbe espatriare, ma la casa delle libertà è in rimonta. Oddio è in rimonta “secondo valori ipotetici” spiega Mannheimer , (vale a dire la stima delle intenzioni di voto in un preciso momento), ma costituisce in larga misura la proiezione di un esito ipotetico (il pareggio o la vittoria di Berlusconi), nel caso si verifichino (o continuino a verificarsi) certe condizioni. Uno scenario improponibile sulla base dei dati dei sondaggi di qualche mese fa, divenuto oggi ancora improbabile, ma possibile. Tutto si gioca in relazione al comportamento futuro dei cosiddetti indecisi.
Insomma, a me pare chiarissimo, ma forse non è una sigaretta quella che ho tra le dita.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Innanzi tutto, la frase corretta avrebbe dovuto essere: "costituisce in larga misura la proiezione di un esito ipotetico (il pareggio o la vittoria di Berlusconi), nel caso si verifichino (o continuino a verificarsi) certe condizioni. Uno scenario improponibile sulla base dei dati dei sondaggi di qualche mese fa, divenuto oggi ancora improbabile, ma possibile seppur non auspicabile per il topo che per due soldi al mercato mio padre comprò."
Cosa significa, dunque? Adesso ti spiego: la teoria di base dei sondaggi prevede che si parta dal presupposto che tutto è possibile e, qualora non lo sia, ci sono nondimeno alcune probabilità. Altrimenti si pesca dal mazzetto degli imprevisti.
In altre e più semplici parole: i sondaggisti di Berlusconi rivolgono domande solo alla signora del terzo piano della casa delle libertà.
 
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