2.09.2006

 

Olimpiadi invernali


Domani prenderanno ufficialmente il via, con la cerimonia di apertura, i giochi olimpici invernali di Torino. Accanto alle più note specialità dello sci alpino, come lo slalom o la discesa libera, e al recente snowboard, ce ne saranno molte altre sconosciute ai più. Vi offriamo qui un breve compendio per averne una conoscenza minima che però vi permetterà di poter sparare cazzate con cognizione di causa e distaccata superiorità durante le pause caffè in ufficio e, perché no, magari appassionarvi a nuove affascinanti discipline.

Sci di fondo. Gara massacrante di resistenza in cui si dà la caccia ai fascisti in mezzo ai boschi.

Biathlon. Come lo sci di fondo, ma più divertente perché si può sparare con un fucile. Per ogni fascista mancato, viene computato un minuto di penalità sul tempo finale.

Bob. Competizione in cui atleti fuori di testa si gettano a capofitto in un budello di ghiaccio utilizzando come mezzo di trasporto un americano di nome Roberto.

Combinata nordica. Gara truccata tra scandinavi. Vince l’atleta che per primo viene trovato positivo ai controlli antidoping.

Curling. Deve il nome a una spezia in tutto simile al curry. Analogo alle bocce come principi, ma giocato con pesanti teiere in granito che vengono fatte scivolare su un campo ghiacciato. Durante lo scivolamento, i compagni di squadra del lanciatore spazzano vigorosamente con una scopa la superficie di gioco finché la teiera non si arresta. Vince chi fa il tè freddo al curling più buono e pulisce meglio la pista. Assolutamente vietati aspirapolvere e mocio.

Freestyle. Ovvero, stile libero. Gara in cui, una volta indossati gli sci, ognuno fa un po’ come cazzo gli pare.

Hockey su ghiaccio. Alcuni nerboruti energumeni se le danno di santa ragione adoperando dei bastoni dalla punta ricurva che, usati a guisa di uncino, consentono di agganciare l‘avversario prima di corcarlo (to corckate) a dovere.

Pattinaggio di figura. Competizione altamente spettacolare in cui i partecipanti eseguono esercizi danzando, saltando e compiendo evoluzioni e virtuosismi di equilibrio al ritmo di una suggestiva base musicale. Qualora un atleta cada, può continuare l’esercizio. In questo caso però, da quel momento viene detto “pattinaggio di figura di merda”.

Salto. Alcuni pazzi col pallino dell'autolesionismo scendono a oltre 100 chilometri orari da un trampolino situato a un’altezza vertiginosa e cercano di arrivare il più lontano possibile. Vince chi si rompe meno ossa e/o denti.

Skeleton. Dall'inglese scheletro. Competizione in cui si scende sulla stessa pista del Bob (vedi) sdraiati su uno slittino a pancia in giù e faccia rivolta al senso di marcia. Si chiama così poiché molti praticanti arrivano al traguardo visibilmente denutriti solo a primavera inoltrata, durante il disgelo. Tra i massimi interpreti della specialità, recentemente ritiratosi, ricordiamo l'altoatesino Oetzi, altrimenti noto come la Mummia del Similaun.

Short track. Letteralmente, tuta corta: pista di pattinaggio per Berlusconi in tuta attillata. Visione consigliata solo a fisici temprati e stomaci veramente forti.

dirtyboots

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