2.10.2006

 

Asino ki leggie

(Prima puntata)

Come tutti o quasi ormai sapranno, la riforma scolastica sta cambiando considerevolmente la vita di alunni, genitori e corpo docente. In questa fase transitoria, il ministro dell’Istruzione, Letizia Mortacci, intende fornire un valido supporto informativo per meglio interpretare, recepire e correttamente applicare i dettami della riforma. Pertanto, da oggi inizia una serie di appuntamenti che si prefiggono di chiarire, una volta per tutte, la portata di profonda innovazione introdotta nel sistema scolastico.
Al di là delle norme che regolano lo statuto dei vari indirizzi di studio, inizieremo ad analizzare i supporti didattici cartacei di istruzione di base, cioè i libri.
Il Testo Unico di Storia adottato sarà il Vitagliano – Interrante della Fam. Costanzo Editore. Dove “Fam.” sta per famoso, ovviamente. Si dice “testo unico” perché sarà adottato da ogni scuola di ordine e grado, università e stage post-universitari inclusi. Ricordiamo che la quasi totalità del testo è stata oggetto di numerose correzioni onde renderlo fruibile anche a un pubblico di fascia protetta.

Preistoria.
Ovvero, l’epoca dei grandi dinosauri, come il Tyrannosaurus Rex, grande come una palazzina a due piani con giardino e di altri anche più grandi erbivori dal collo lunghissimo e alti fino al quarto piano. Gli archeologi forniscono versioni controverse sulle cause che avrebbero determinato l’improvvisa estinzione di questi enormi rettili: mentre alcuni pensano che i dinosauri si siano estinti quando fu introdotta l’ici, altri sostengono che ciò avvenne quando si ruppero gli ascensori. Tal’altri si rifanno a una teoria più recente che ipotizza che i dinosauri scomparvero durante un fallimentare esperimento del mago Silvan. E qui ci starebbe anche bene un’immaginina!
Poi venne l’uomo. Inizialmente, dopo alcuni provini andati male (il regista gli preferì la scimmia ché l’uomo preistorico non ci aveva il fisico), egli dovette adattarsi a ricoprire ruoli marginali. Ecco perché si parla di “comparsa dell’uomo”. Questo periodo durò un bel po’. Nel frattempo, per svagarsi l’uomo andava a caccia che però, all’epoca, era un’attività assai pericolosa poiché, siccome l’America ancora non era stata scoperta, egli non poteva comprare dei sofisticati fucili con cannocchiale e mirino all’infrarosso.
Le cose, per lui, migliorarono un tantino con la scoperta dei Minerva. E qui comincia la Storia.

Storia.
La Storia si divide in grandi epoche, dette evi. Ricordiamo l’Antico Evo; il Medio Evo che è posto tra due periodi detti uno Anulare Evo, in cui fu edificato il Grande Raccordo intorno a Roma, e l’altro Indice Evo che sta alla fine del libro con tanti numeretti da giocare al lotto; e infine l’Evo Moderno.


Nell’Antico Evo, l’uomo realizzò dapprima che doveva lavorare duramente poiché gli immigrati clandestini ancora non erano stati inventati e quindi dovettero costruire tutto da sé stessi, che poi, alla fine, guarda... se le cose te le fai da solo, vengono meglio e costano meno! In questa fase, dunque, tre grandi civiltà si susseguirono:

  1. i Eggizzi, inventori di Sharm el Sheik;
  2. i Grechi, inventori di Ulisse (che è un amico nostro che adesso è tanto che non lo vediamo perché gli dobbiamo bei soldi, ma però salutiamo, eh?!) e inventori anche dello yogurt e delle olive che sono buonissime;
  3. i Romani, inventori di Cesare Ragazzi e che com’è, come non è, vuoi o non vuoi, alla fine tra un ‘cci tua e un vammorìammazzato conquistarono mezzo mondo;

Poi vennero i barbari, che infatti ci fa un bellissimo programma televisivo la Daria Bignardi che salutiamo e ricordiamo che fa anche dei libricini con i riassunti di tutte le materie scolastiche.
Con i barbari si entra nel Medio Evo.
Finito il Medio Evo, comincia l’Evo Moderno. Questo è il periodo che va da là alla prima guerra mondiale, ma neanche tutta. Comunque alla fine gli italiani vincono: campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!Poi per fortuna c’è l’avvento della De Filippi e qui comincia la Storia Contemporanea che però conoscete tutti e quindi che ve la stiamo a raccontare a fare? Per coloro che si sarebbero persi delle puntate, birichini, sappino che si potessero collegare in ciat dove ci possiamo riassuntare i fatti salienti e discendenti della nostra presenza a Buona domenica, ma a seconda di come buttasse la serata in discoteca.

dirtyboots


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