2.10.2006

 

Adotta un giudice a distanza!

Ho una mezza intenzione di andare, domani, alla presentazione del programma dell’Unione, per farmi un’idea di prima mano, senza riduzioni e condizionamenti della stampa, troppo presa ad elencare i vari risvolti giudiziari della politica – non politica – italiana.
Le argomentazioni salienti di oggi, infatti, non sono altro che ridondanze di cose banali, dette e ridette, magari solo certificate dall’autorevolezza degli organi giudiziari.
Il caso Mitrokhin, la balla spaziale confezionata dal servo Guzzanti per il suo padrone anticomunista di Arcore, è stata sgonfiata dai pubblici ministeri romani, Ionta e De Falco, che non hanno ravvisato nessuna ipotesi di reato ai danni di D’Alema e Prodi.
Le Coop, rinsavite e giustamente rabbiose hanno deciso di querelare il delatore di Arcore, in quanto ripetutamente calunniate a scopo propagandistico, dallo stesso losco figuro.
Fiorani da San Vittore, finalmente cinguetta i nomi – già noti – dei beneficiari delle cospicue mazzette: calderoli, ministro per le riforme del parlamento di Roma ladrona e Bracher, suo vice appartenente a forza italia, e facente funzioni di “ufficiale di collegamento” tra i due schieramenti apolitici; una sorta di piccola vedetta prussiana.
Nel frattempo la befana di Arcore continua a recare doni in tutti gli studi televisivi nei quali si presenta da piazzista, per vendere il suo prodotto: un futuro roseo di ricchezza e prosperità, per tutti.
Dopo aver sparato a zero persino sull’ultimo organismo dello stato, l’Autority, il cui presidente sarebbe stato manipolato dai comunisti, credo che per il presidente del consiglio della Repubblica Italiana, le istituzioni da demolire, siano proprio finite.
Il resto dei fatti è una summa di arrogante ignoranza, nefasta per la vita democratica di un paese, alla quale assistiamo con colpevole immobilismo.
Ogni giorno c’è una nuova barzelletta, raccontata con piglio deciso, che a sentirla non pare nemmeno una barzelletta, ma qualcosa di dannatamente serio.
Saremo irremovibili contro gli evasori fiscali”, per esempio. Quando la senti o la leggi, per un attimo potresti sentirti di esultare: “Oh! Finalmente!” ma poi, quando ti rendi conto che a dirlo è stato berlusconi, allora ti rilassi: “Ah! Ehehehe eh eh! Era una cazzata!” ricordandoti che a fronte di un evasione di una decina di milioni di euro, Mediaset (berlusconi) ha sborsato all’erario la ridicola somma di 1.800 (milleottocento) miserabili euro. Perché un condono è per sempre.
L’ingegnere, ministro della giustizia oggi ha spiegato il suo ruolo: “Non sono il protettore dei giudici, ma il controllore!”
Appurato questo sarebbe plausibile in un contesto di altri cinque anni di berlusconismo, la creazione di nuove associazioni “La protezione dei giudici” con campagne di sensibilizzazione del cittadino: “Domenica prossima recati nelle piazze d’Italia e adotta un giudice.” Potremo auspicare un’azione anche per incrementare l’adozione a distanza dei giudici, o la raccolta fondi per la creazione di strutture atte alla loro salvaguardia.
Sì, decisamente potrei decidere domani di andare al Teatro Eliseo, per vedere finalmente di decidere del mio futuro, resto in Italia e combatto o chiedo asilo ad un paese civile?

Rita Pani (APOLIDE)


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