11.10.2005

 

Fabio Senatore morto d'uranio

C’è un’anatra col raffreddore a Padova, e questo desta moltissima preoccupazione, sebbene il ministero della sanità minimizzi. Un’anatra tra 1000 volatili controllati che risultata positiva al test del H5N1 è nella norma. Poi, tanto se va male c’è il Tamiflu.
"Le analisi - dice un comunicato - hanno chiarito che si tratta di un virus a bassa patogenicità privo di qualsiasi relazione con il virus asiatico e invece geneticamente del tutto simile a quello normalmente presente nei volatili selvatici acquatici europei e quindi senza alcuna conseguenza per la salute pubblica".
Le galline si ammalano, non facciamone una tragedia.
Fabio Senatore, un giovane ventiquattrenne napoletano è morto lunedì all’ospedale di Pavia. E’ la quarantesima vittima della sindrome dei Balcani, già sindrome dell’uranio impoverito, già sindrome di Quirra. Un morbo che il ministero della difesa assicura non esista quasi fosse un’invenzione della propaganda pacifista, comunista, anarcoinsurrezionalista.
E’ un morbo subdolo quello che ha ucciso 40 persone, si prende di norma quando si viene a contatto con residui di armi nucleari utilizzate fin dal 1991 con l’intento della pacificazione tra i popoli. Visibile solo ai medici civili, totalmente sconosciuto a quelli militari che per questo non lo diagnosticano. Sono ormai più di 200 i militari colpiti dalla malattia fantasma e c’è il rischio che il numero sia destinato a crescere.
Ci stiamo abituando a vedere veterinari vestiti come astronauti passeggiare, armati di termometri rettali e siringhe in mezzo ai polli ma non ci abitueremo mai, perché è nostro dovere NON farlo, alla tragica farsa della commissione Mandelli, che liquidò il problema dell’uranio impoverito come inesistente. La commissione venne istituita dallo stesso ministro della difesa, vennero estromessi esperti super partes. Gli atti discutibili della commissione Mandelli furono tanti, a partire dai numeri dei malati, ridotti a 28 ai partecipanti alle missioni incriminate aumentati per rendere ancor più esigua la percentuale di coloro che furono contagiati; l’aera dei Balcani venne estesa fino all’Albania, alle zone Macedoni che erano aree non colpite da armi nucleari. Persino il numero dei tumori diagnosticati in territorio nazionale venne estratto dal cilindro di Mandelli senza riscontro alcuno.
Sintetizzando, il rapporto della stessa commissione fu un documento privo di qualunque valore scientifico.
Purtroppo il nome di Fabio Senatore andrà ad unirsi agli altri 39 dimenticati dallo stato, e da noi, fino a quando qualcuno non deciderà di provare a farli tornare in auge parlando del pericolo che non colpisce solo i militari intenti a pacificare popoli ma, anche quelli che continuano a venire a contatto con l’uranio impoverito custodito nei depositi militari, che a volte sono molto vicini alle nostre case, come per il poligono di tiro di Capo Teulada, o del Salto di Quirra a Villaputzu e il campo militare di San Lorenzo; sono realtà sarde che conosco benissimo.
Probabile che qualche giornalista come Maurizio Torrealta, già autore dell’inchiesta sul fosforo che ha pacificato Fallujah ci penserà ma poi toccherà a noi, società civile, firmare un appello perché i risultati dell’inchiesta vengano trasmessi in televisione. Sembra grottesco, ma è proprio così che funziona in Italia e, a tal proposito, vi invito a firmare l’appello su ARTICOLO21.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
qui dall'amerika nessun comunicato ancora, riguardo al fosforo bianco, ho cercato sulle piu' grandi testate, ma ancora niente...
un saluto
 
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