10.18.2005

 

Quando le galline hanno il raffreddore.

La pandemia arriverà. Lo ha assicurato ieri il ministro della salute, con una certezza dogmatica e poco scientifica che andava a cozzare con le dichiarazioni tranquillizzanti rilasciate da medici ed esperti in materia, intervistati pure troppo, durante l’ultima settimana.
Attenzione, il ministro non ha usato termini fraintendibili come, probabilmente, forse, sembrerebbe, potrebbe anche accadere. No! Ha semplicemente detto che arriverà.
Sono sospettosa e malfidata così ho pensato che tutta questa certezza potesse arrivare dall’acquisto del virus direttamente dal laboratorio che l’ha inventato, oppure più probabilmente fosse simulata per garantire l’incremento della produzione delle case farmaceutiche.
Intanto le galline continuano a starnutire sempre più minacciose e vicine ai nostri confini, in Grecia, in Romania, oggi persino un cigno in Ucraina e noi non sappiamo se dobbiamo preoccuparci perché arriverà la pandemia (come dice storace) oppure no attenendoci a quanto detto dagli scienziati.
Personalmente non mi preoccupo, perché come sospettavo, le case farmaceutiche ci rassicurano su un incremento della fabbricazione di vaccini per polli. I polli in questo caso ovviamente siamo noi, che ci lasceremo spennare in attesa di una pandemia che non arriverà.
Le galline raffreddate offrono un ottimo punto di osservazione su come vanno le cose in Italia, prendiamo per esempio il nuovo dilemma in discussione questi giorni: “E’ il caso di chiudere la caccia?” Assicurano che le commissioni europee interessate stanno vagliando la possibilità dal momento che, come è noto, gli uccelli migrano.
Non ci resta che pazientare e stare fermi ad osservare come, nel nostro paese la caccia non si chiuderà; il perché è facile da capire. Delle poche aziende rimaste in piedi dopo l’avvento berlusconiano in Italia, c’è solo un settore in crescita. Le fabbriche di Armi. Non scordiamo poi che anche in Italia, come in altre parti incivili del mondo i fabbricanti d’armi, insieme alle case farmaceutiche rappresentano le più potenti lobby. Questo connubio associato all’influenza aviaria non ha bisogno di ulteriori commenti.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
ciao
a proposito di influenze ...
non lo so se tutto quello che c'è scritto quà è vero ...
però provate a leggere http://www.disinformazione.it/testimonianzaspagnola.htm leggere
 
Quando sento parlare di epidemie il primo pensiero che mi viene, è che siamo troppi e le guerre costano più di una squadra di *Menghele* rinchiusi in un laboratorio. Un'altra cosa che mi lascia pensare è perchè poi questi virus (ebola, aids, aviaria...) partano sempre dalle zone più povere del mondo. Ma come dico sempre, io sono malfidata.
 
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