10.30.2005

 

Disinformazija sull'Iran


L'Iran è pronto a distruggere Israele.

Già la cosa in sè si presenta con tutte le stigmate dell'idiozia, per cui non mi sono stupito più di tanto nell'apprendere come stiano, in realtà, le cose.
In primo luogo, vediamo un po' cosa è stato, esattamente, detto:

«A coloro che dubitano, a coloro che non credono, io dico che un mondo senza America e Israele è possibile e fattibile», così ha esordito Ahmadinejad davanti a una folla a Teheran. Per poi proseguire: «un giorno, sua eminenza l'Imam Khomeini [il capo della rivoluzione islamista del 1979] dichiarò che il regime illegale dei Pahlavi doveva finire, ed è finito. Poi disse che l'impero sovietico sarebbe scomparso, ed è scomparso. Disse anche che il malvagio Saddam doveva essere punito, e lo vediamo sotto processo nel suo Paese. Sua eminenza disse anche che il regime di occupazione di Qods [Gerusalemme] doveva essere cancellato dalla mappa del mondo, e con l'aiuto dell'Onnipotente, noi vedremo un mondo senza America e senza sionismo, nonostante coloro che dubitano»

(Safa Haeri, «Iran on course for a showdown», Asia Times, 28 ottobre 2005)

Chiunque abbia un minimo di padronanza della lingua italiana, vede che il concetto espresso, per quanto nettamente iettatorio, sia ben lungi da quello spacciato da tutti i mass-media mondiali.
C'è da dover aggiungere, purtroppo, che il 'calderoli' locale, tale Ali Akbari, parlando prima di Ahmadinejad, se ne è uscito con:

«I giovani iraniani si stanno preparando ad essere i portabandiera nello spazzar via Israele dalla mappa del mondo»

Ad ogni modo, la pretestuosità dell'attacco concentrico portato all'Iran per queste frasi, mi pare assolutamente manifesta.
In secondo luogo, poichè nulla accade per caso, ci sarebbe da capire cosa diamine si voglia dall'Iran, visto che da svariati mesi è 'nel mirino' dell'occidente...
Qualcuno potrebbe ipotizzare che il tutto dipenda dal timore che l'Iran si costituisca quale 'potenza nucleare', ma a me ciò non convince più di tanto.
Riporto da Repubblica:

Quindi il punto resta la questione del nucleare. "Il pretesto europeo - dice ancora il presidente Ahmedinejad - di voler creare un clima di fiducia reciproca sul nostro programma nucleare è una falsità, tutto l'Occidente vuole, in realtà, privarci delle tecnologie nucleari". "L'Iran è stato uno dei primi paesi ad entrare nell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) e abbiamo accettato il maggior numero di ispezioni effettuate nelle nostre basi nucleari - continua l'ultraconservatore - E l'Aiea ha ricevuto sinora migliaia di documenti da parte nostra, tutto ciò è un caso unico nella storia dell'Aiea".

Insomma, ce ne fossero nazioni così 'pazienti' nel sottostare alle continue e sempre più asfissianti ispezioni dell'AIEA!
Ma, come per il famoso 'lupo' dell'universalmente noto apologo, le giustificazioni del povero agnellino non sono mai sufficienti, visto che ormai è una decisione presa, quella di mangiarselo...
In realtà, quello che si vuole dall'Iran, potrebbe essere semplicemente il suo petrolio, come è successo per l'Iraq, oppure un qualcosa di appena un po' più sottile...
Non molti sanno (per forza! la 'televisione' non ne parla...) che L'Iran, entro la prossima primavera, intende avviare una sua 'borsa' per il commercio del petrolio, dove la quotazione, per la compra-vendita del medesimo, sarà in EURO, e non in DOLLARI.
In altri termini, stanno per nascere i PETROEURO, che corrono il rischio di affossare i PETRODOLLARI, e con essi potrebbe andare a fondo ciò che rimane della già disastrata economia USA, che fino ad oggi ha potuto 'pompare' risorse gratis da tutto il mondo, semplicemente stampando quei dollari di cui tutti abbisognavano, per potersi provvedere dell'indispensabile materia prima...

E' tutto assai chiaro, mi pare.

Nike

Comments:
Analisi lineare e a mio avviso corretta. In effetti l'unica cosa da sottolineare e su cui meditare sarebbe stata - in un paese non obnubilato dalle menzogne o al meglio dalle parziali e pilatesche interpretazioni dei media - la bizzarra inopportunità delle dichiarazioni di Ahmadinejad. Resterebbero da considerare altri "timori", a suo tempo analizzati da Le Monde Diplomatique, che non fanno presagire nulla di buono per l'Iran indipendentemente dal petrolio.
 
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