10.20.2005

 

Caro Prodi ... (lettera al compagno Romano)

Non sta a me descrivere lo scippo appena subito dal popolo italiano, per vedere la sintesi della riforma costituzionale è sufficiente collegarsi ad un qualunque sito di un qualunque giornale on line.
Un manipolo di criminali al governo porta l’Italia a somigliare sempre più al regno di Bocassa, o Idi Amin Dada, ma noi che lo sapevamo, e che eravamo al corrente di questa situazione cosa ci aspettavamo?
Una presa di posizione forte da parte del candidato Premier che, dopo le primarie è stato eletto con l’urlo di 4.300.300 votanti, e che immagino sarà il prossimo premier che potrà non più dirigere la politica del governo ma DETERMINARLA; invece? Ci viene prospettato l’ennesimo referendum.
No caro Prodi, non è così che dovrebbe funzionare, non è quello che ci si aspetta da te, caro compagno Romano. Quello che ora ci aspettiamo innanzitutto è il ripristino di quei normali canoni di civiltà che dovrebbero essere garantiti ad un normale popolo civile occidentale.
Noi ci aspettiamo un azzeramento totale delle regole che privilegiano i padroni del potere, e senza blande e patetiche discussioni, ma a forza di colpi di mano, esattamente come quelli che abbiamo dovuto subire e che abbiamo provato a contrastare occupando le strade e le piazze, manifestando in modo fin troppo civile.
Siamo stanchi di subire referendum fasulli, castrati da una non informazione in mano ad Ada Amin Dada, dalle ingerenze della chiesa, dalle ingerenze di chi occupa la sinistra stando attento a non spostarsi troppo dal centro scivolando così a destra. Siamo semplicemente stufi e lo abbiamo dimostrato con un numero: 4.300.000.
Non è più il tempo della pacatezza, del buonismo da prete in missione per conto di Dio, è il momento di farci delle promesse chiare con l’intento unico di mantenerle fino in fondo, perché siamo forse miserabili ma convinti che i ladri debbano stare in galera, che i lavoratori debbano andare a lavorare, che i malati si possano curare, che gli studenti possano studiare, che tutti possano avere l’occasione di imparare, che chi respira possa ancora avere il diritto a vivere.
Se fino ad oggi ci ha governato una banda di malfattori a colpi di ricatti politici e di interessi privati, l’opposizione ha la colpa di non essere riuscita ad imporsi, lasciando che tutto ciò che rappresentava la nostra civiltà e la nostra cultura venisse pian piano sradicato e mi riferisco anche al mondo del lavoro, dei sindacati complici di aver ridicolizzato persino il loro ruolo, blaterando di sciopero ed accettando passivamente che dopo uno sciopero generale ridotto a quattro ore si venisse sputati in faccia da un ministro come maroni, che oggi, peraltro, dopo aver incassato il compenso per i patti precedentemente stipulati col capo cosca, dovrà a sua volta rendere il pegno, regalando i TFR dei lavoratori alla Mediolanum assicurazione di proprietà di Bocassa.
4.300.000 voti delle primarie implicano grande responsabilità anche per quella parte di immigrati che hanno finalmente avuto il diritto di esprimere un’opinione nella terra che gli ha importati come schiavi, ed è per questo che anche a loro ora Caro Romano, devi una risposta; per esempio che gli risponderai in merito alla tassa di 50 € che dovranno pagare di tassa sul permesso di soggiorno che magari servirà per la costruzione di altri lager sul modello di quello di Lampedusa?
Buon lavoro.
Rita Pani (APOLIDE)

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