9.29.2005

 

Peyote. Il Cactus divino

A volte basta poco per capire quanto siamo fortunati. Mentre io scrivo magari voi dormite, ma c’è chi sta peggio di noi. L’economista di Arcore passerà la notte a pensare come spender bene i soldi, che riconosce, sono pochi.
Ho letto stralci della miriade di affermazioni che oggi ha fatto, e sapendo quanto esso ami le piante grasse, sono riuscita a spiegarmele solo con un abuso di Cactus divino.
Si va dalla tassa sul tubo, al ponte sullo stretto, il progetto Mose per Venezia, un prolungamento di condono, una banca per il SUD, magari sul modello della Banca Rasini.
La tassa sul tubo è davvero una trovata geniale: si tratta di tassare i tubi dell’ENEL, dell’ENI, delle compagnie telefoniche. Se dovessero renderla effettiva chi credete che la pagherà? Ma i tubi da impalcatura saranno esenti? E quelli Innocenti? Gli idraulici dovranno dichiarare i tubi o continuare a fare come fanno oggi, ossia dichiarare un tubo?
Però anche sentir nuovamente parlare di ponte sullo stretto di Messina e Progetto MOSE non è un particolare trascurabile, soprattutto oggi, giorno in cui il sondaggista del malfattore di Arcore è stato arrestato per bancarotta fraudolenta. Ve lo ricordate? E’ quello delle bandierine azzurre da Fede e pure lo stesso che inventò il contratto con gli italiani. In fondo fraudolento lo era sempre stato, quindi di cosa stupirsi?
La notte porta consiglio.
Passerà anche la riforma della legge elettorale, dopo i ricatti di follini, quelli della lega, le aspirazioni carrieristiche di casini. Ad aprile, andare a votare sarà praticamente inutile, ma almeno ci saremo consolati con le primarie.
Potremo poi, avendone voglia, dedicare un attimo alle nuove tendenze padane, ovvero scuole italiane con classi differenziate, ariani da una parte, extracomunitari dall’altra per una sana integrazione tra popoli. Non è ancora ben chiaro se i bambini arabi dovranno portare una mezza luna bianca cucita sui cappotti, ma credo che ci si possa arrivare con un po’ di impegno.
Novità anche in campo scolastico. La cognata del presidente dell’Inter, ha fatto passare con la fiducia l’ennesima riforma della scuola italiana, non sto a descrivere lo scriteriato modo di assumere e licenziare, mi ha colpito di più il fatto che dopo la storia dai programmi scolastici sparirà anche la geografia. Mi pare sensato. Che ci frega di com’è fatto questo nostro mondo? E’ importante sapere dove sta Kabul piuttosto di quel che resta di Baghdad? L’importante è sapere che esistono le Maldive, e Sharm el Sheik, non importa sapere dove stanno, tanto ci si arriva in aereo e mica lo dobbiamo guidare noi.
Rita Pani (APOLIDE)

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