9.19.2005

 

Il pericolo della mezza luna

Per quanto io sia amante dell’arte demenziale che parte da Mel Brooks e finisce ai fratelli Zucker, sfiorando Jhon Landis, difficilmente avevo assistito ad un’immensa marea di cazzate paragonabili a quante è riuscito ad esprimerne oggi il Vostro ministro della giustizia, ingegnere.
Se ne potrebbe fare un Hit Parade sul modello Letterman Show, ma ritengo che le cazzate più cazzate di tutte siano quelle che… “Se vince la sinistra andranno gli incappucciati al governo… E che il tricolore è salvo per merito della lega, e che se vincerà la sinistra, la bandiera sarà quella con la mezza luna….”
Intanto l’ingegnere essendo anche vergognosamente ministro della giustizia dello Stato Italiano dovrebbe essere a conoscenza del fatto che *gli incappucciati* stanno già al governo, dal momento che il presidente del consiglio è un membro della loggia massonica P2, o meglio dovrebbe sapere che chi ci governa oltre al cappuccio indossa anche il grembiulino…
Il pericolo Islam è invece più serio, forse perché ostinatamente una bandiera della pace campeggia in casa mia, forse perché al posto del mio nome e cognome sull’uscio di casa espongo un adesivo arcobaleno con su scritto Do Not Attack Iraq (anche se poi lo hanno attaccato)
C’è da ammettere l’elevato grado culturale di questi fantocci di governo, che si rifanno a citazioni storiche del grande libro delle barzellette di Gino Bramieri: “Non sono io ad essere razzista, è lui ad essere negro…. Noi non siamo contro l'Islam, è l'Islam che è contro di noi”.
Una cultura che osa spesso con riferimenti storici, e guarda decisamente al futuro, rimpiangendo i tempi della battaglia di Lepanto quando le armi sconfissero gli ottomani. In effetti, ad onor del vero, i leghisti fecero ricorso a Lepanto anche quando gli ottomani vennero ammessi a far parte dell’Europa e poco importa che dopo quasi 500 anni trascorsi, oggi si chiamino Turchi. Non sono i leghisti ad esser coglioni, ma i turchi a discendere dagli ottomani ed essere anche un pochino troppo abbronzati anche d’inverno.
E sì, incombe il pericolo islamico e noi, che siamo per la tutela dell’uomo, per la pace, per la civiltà multirazziale, siamo tutti incappucciati, come il Comandante Marcos o come i banditi di Barbagia, o come un rapinatore qualunque, o come me, che il passamontagna l’ho indossato per non prendere il vento di maestrale.
Povera piccola Italia.
Ad una festa che raggiunge il suo apice quando l’acqua del Po si riversa nelle fetide acque alla nafta di Venezia, sfilano i ministri di questa Repubblica incappucciata: un odontotecnico, un ingegnere, un cerebroleso con badante, razzisti, ignoranti, incapaci e senza pudore ricattano mafiosi, piduisti, malfattori affaristi… “La devolution o usciamo dal governo.”
Ed ovviamente continuano a parlare in nome della libertà, di Dio, e della democrazia.

Ma forse io devo continuare a ringraziare quei bastardi che hanno votato questa feccia, perché ogni volta che sento queste cose, mi sento sempre un po’ più negra, un po’ più omosessuale, un po’ più islamica, sempre più comunista, e sempre più accaldata dal mio passamontagna che non è e non sarà mai un cappuccio.
Rita Pani (APOLIDE)


Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?