8.23.2005
Su Scalfarotto...
Il buonismo non fa parte dei mieidifetti.
Mi sono sorbito un quarto d'ora di filmato di Scalfarotto per ricavarne le seguenti deduzioni:
1) Scalfarotto-Mascia, ovvero dio li fa e poi li accoppia. Perché non li accoppa? Sul carrierista Mascia, candidato trombato del 2001, abbiamo nella LISTA NOBERLUSKA un'ampia documentazione.
2) Un italiano 100%, per non scontentare nessuno, terrone ma innamorato di Milano, la Milano da bere. E poi c'ha una nonna bergamasca, quindi lo possono votare anche I leghisti. Milano città aperta? Vorrei conoscere il suo pusher.
3) Candidato povero, dietro cui non ci sono i ricchi Partiti. Un candidato talmente povero che faceva il bancario prima in Comit, poi Ambroveneto, Citibank. Di più: da capo del personale a capo delle risorse umane. Insomma, un servo dei padroni.
4) Candidato povero ma moderno, che usa internet. Tenta di intercettarlo, 'sto popolo di internet. E 10.000 firme raccattate ininternet sono le uniche genuine. Fosse sufficiente saper scrivere un'email ed aprire un sito, saremmo milioni, in Parlamento. Candidato che condivide, che divide con gli altri, una sorta di messia. Un candidato diverso dai politici. Perché i politici, per definizione, sono il male. Quindi, facciamo fare politica a chi non fa politica. E facciamo fare I bancari a chi non è bancario, ed il cuoco a chi non capisce un cazzo di cucina.
5) Io non volevo candidarmi, ma me l'hanno chiesto ed io ho sentito il senso ed il dovere della responsabilità. Chi la dice, Berlusconi? No: Scalfarotto.
6) La scelta più difficile della mia vita, l'istinto di conservazione mi diceva di non farlo. Capito? Candidarsi alle primarie dell'Unione è stata la... SCELTA PIU' DIFFICILE DELLA SUA VITA. Non oso pensare alle difficoltà con cui si scontra, che so io, Rita.
7) Sono diverso da Prodi perché vengo dalla società civile. Infattila società civile è quella delle banche.
8) La dittatura della maggioranza è una cosa spaventosa. Un po' come la dittatura del proletariato. Insomma, se si fa come dice la maggioranza, è dittatura. Se si fa come dice la minoranza, è una democrazia matura.
9) Sono diverso da Mastella perché non sono mai stato democristiano. Più della metà degli italiani non è mai stata democristiana, ma Scalfarotto non è mai stato democristiano più dei non-democristiani e persino dei democristiani stessi.
10) Sono diverso da Di Pietro perché sono uguale a Di Pietro. Solo che non basta l'etica, bisogna riempirla di contenuti. Dunque, Di Pietro è un etico vuoto. Scalfarotto è detentore di contenuti etici?
11) Sono diverso da Bertinotti perché non sono marxista e perciò sono moderno. Incommentabile.
12) Sono diverso da Pecoraro Scanio perché quello è monotematico ed èun politico professionista. Che poi Scalfarotto sia stato consigliere di circoscrizione a Foggia, con i verdi del Sole che ride, a fine anni '80, è del tutto trascurabile, nel teatrino attuale della politica italiota. Di più: Pecoraro Scanio non è giovane, cosa che, si sa, è una grave colpa. Pecoraro Scanio è del 1959, ha 46 anni. Scalfarotto è del 1965, ha 40 anni.
13) Sono diverso perché sono diverso. Sì, nel senso sessuale deltermine. Dobbiamo intercettare i voti di internet, quelli dei bancari equelli degli omosessuali. E le casalinghe di Voghera? Con chi ciascuno di noi vada a letto, purché adulto e consenziente, sono affaracci suoi. Esattamente come è irrilevante che uno sia negro, con gli occhi a mandorla o albino viso pallido. Augh. E la gente è avanti perché in realtà se ne frega, mentre la politica (i politici) sono indietro perché non se ne frega. Ecco perché l'Italia ha bisogno di Scalfarotto.
14) Non sono un malandrino perché non ho rubato la scena ai politici. Da una parte loro che ancora non mi si filano, dall'altra io. Davide e Golia.
Io voglio attivamente arrecare dànno alla candidatura di tutti quelli come Scalfarotto, poiché è anche per colpa loro che abbiamo perso e, forse, perderemo. I padroni sanno far bene il loro mestiere, noi invece, nel nostro, continuiamo ad essere degli incompetenti, degli apprendisti stregoni.
Condivido ogni parola da te scritta, ma secondo me, per dar contro a quelli come scalfarotto, che a me sembrano in missione per conto di berlusconi, non resta altro da fare che continuare a fare come abbiamo sempre fatto. Gianfranco Mascia a suo tempo tentò di diventare noto, salendo su ogni vespino 50 con la marmitta scorreggiante che vedeva passare per strada, per arrivare da qualche parte e non aveva importanza dove. Sull'onda del furto di idee altrui arrivò a candidarsi e fu trombato sonoramente prima di approdare ad Arcoiris TV, per avere ancora un altro quarto d'ora di visibilità e cavalcare un altro vespino. Sì, lo so che alla fine saranno loro ad essere chiamati *sinistra* ma non mi avranno, nel senso che continuerò a sparargli addosso senza mai nominarli chiaramente. Sto maturando l'idea di scrivere una lettera aperta ai vari prodi, fassini, pecorari, bertinotti (come già scrissi in lista)per ribadire il mio concetto: finita la farsa delle primarie, istituite al solo scopo di distrarre l'elettore da problematiche essenziali, quali la sopravvivenza della nostra democrazia, dovranno avere il coraggio di dire qualcosa di sensato e soprattutto, chi vincerà questa riffa, avrà il mio voto ed io acquisterò così il diritto di andare a stanarlo quando inevitabilmente riuscirà a gettare tutto a carte quarantotto. Io attendo, pazientemente, che tutto evolva e non nego che mi piacerebbe stare a guardare altri cinque o dieci anni di governo berlusconi e l'inevitabile brulicare di questi ed altri personaggi da baraccone. R.