8.21.2005

 

Dalla notte a Genova Bifronte

So bene che a questi orari ci sarebbe ben altro da fare che non scrivere insulse cronache sul blog, magari anche solo dormire, ma purtroppo mi capita spesso di non andare a cena fuori e di mettermi a leggere i giornali e tutto diventa come le ciliegie, una tira l’altra.
Ad essere onesta il male m’è preso ieri notte quando ho visto che i ricercatori inglesi continuano imperterriti nel loro estenuante lavoro di scoprire cose nuove e utili quanto la mano di Dio. Non bastava il costume da bagno che suona, ma hanno superato ogni limite della fantascienza inventando le mutande da combattimento.
Levatevi pure quello sguardo perso nel desiderio, non sono un orpello da chiappe marmoree e lunghi serpenti, ma il ritrovato che verrà offerto al soldato britannico, perso nelle sabbie dell’Iraq. Reggono lo sporco. Ci tengono gli studiosi, scienziati ricercatori (dott.ing.) a precisare che il soldato britannico non fa il bucato quanto dovrebbe e quindi…
Forse è vero che l’uomo ha da puzzà, ma magari senza esagerare. Sì deve essere stato questo l’incipit dell’apertura della nuova frontiera della scienza e della tecnologia.
Dovendo farlo, confesserei anche che oggi ho preso in mano due copie cartacee del “Messaggero” e mi è sorto un dubbio: “Il diario estivo di Costanzo lo scrive il suo portinaio?” Poi mi punzecchiava anche la curiosità di sapere quanto fosse pagato per quelle poche righe di saggezza da mercato rionale. Ho letto il pezzo di ieri su Messner , e quello di oggi che, perdonatemi, non ricordo su quale apocalittico dilemma vertesse. Ho notato che, per completare le cinque, dieci righe di saggezza popolare, il piduista coi baffi cade in ripetizioni ridicole, ma soprattutto insulse.
Un’altra cosa che mi esalta del giornale “Il messaggero” sono i quadratini che inframezzano i titoli; quello di oggi avvisava “estate violenta”. Una bella pagina di cronaca spicciola sullo studente (41 anni) che ha “trinciappollato” gli zii e i tiratori di sassi dal cavalcavia. Ammetto però che il giornale non era così insulso in tutte le sue parti, c’era infatti una bella analisi economica sul futuro dell’Italia, dotato di grafici di comparazione tra i dati Eurolandia e la testata Financial Time. Il titolo in neretto avvisava il lettore sull’imminente ripresa economica del nostro paese mentre i grafici mostravano la critica ma ottimista posizione europea e la critica cassandrista posizione del giornale comunista inglese.
Per poter avere la assoluzione piena del mio peccato di lettura, non posso non erudirvi sul fatto che l’estate sembra che stia finendo, ma non si può mai dire e…
Le primarie:
me ne sto innamorando, inizierò a seguire il corso degli eventi come fossero episodi inediti di C.S.I.
Oggi Prodi s’è fatto sentire! Sulla questione morale … (Ma Prodi conoscerà la storia di Berlinguer?) ha detto a chiare lettere che Fassino non si tocca e ha riportato la pace tra i DS e nell’ex Ulivo, già Fed, od anche Uniti per l’Ulivo, o Franco (cit.: Aldo Giovanni e Giacomo).
Confesso quindi, che è passato molto tempo dalla mia ultima confessione, e di non sapere se Fassino abbia intenzione di candidarsi alle primarie.
Ma per seguire l’onda dell’avanti c’è posto, leggo sull’Unità che anche Don Vitaliano potrebbe candidarsi per dar voce a chi non la ha.
Vale la stessa adorazione che ho per Don Gallo, ma inizio a chiedermi se non sia troppo scontato addurre questa come motivazione in un paese di muti, sordi e ciechi.

Ieri poi mi ha colpito anche la Genova Bifronte. Mi piace Genova, somiglia a Cagliari, con le strade in salita e l’odore del porto che non si sa mai quando è mare oppure la nafta delle barche e delle navi. Genova, la città di Carlo Giuliani che si perde e sprofonda nell’inutile guerriglia a tutela di un pallone rivestito dell’oro dei presidenti e di qualche ragazzetto miliardario che ha smesso di giocare ed è diventato un tossico che spaccia futilità.
Che tristezza quella rabbia e quelle molotov sprecate per il nulla.
Rita Pani (APOLIDE)

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