6.06.2005

 

Per fortuna che c’è la Lega

E per fortuna che sta al Governo!
Che Paese sarebbe il nostro se tutto andasse bene, se non ci fosse nulla di cui parlare, se non ci fossero polemiche sterili e non dilagasse l’idiozia di Stato?
Staremo tutti tristi in procinto di stenderci sotto un ombrellone a parlare della cellulite della nostra vicina, a partecipare al toto-tette vere o rifatte della passante "modello aspirante modella", a scrutare cloni costantiniani unti di gel e bisognosi di una doccia.
Per fortuna che c’è la Lega e qundi c’è qualcosa di politico da discutere anche quando il caldo inizia a farci preoccupare.
Il ministro maroni (non è colpa mia se è ministro) vuole portarci ad altro referendum per tornare alla lira. SONO FAVOREVOLE lo dico subito e a chiare lettere. Da tempo immemorabile, infatti, ritengo che l’unica via possibile per un ripristino di civiltà sia LA RIVOLUZIONE, ma dallo stesso tempo so che in Italia, purtroppo, non è ancora un sogno possibile. Riengo invece che un ripristino della vecchia moneta potrebbe favorire il mio progetto di libertà: è facile.
Provate ad immaginare una giornata tipo dell’italiano berlusconizzato: colazione al bar... 6.000 lire, giornale con allegato gadget (pareo o materassino, bikini o borsa da spiaggia trasparente, ombrellone ripiegato o bagnino gonfiabile multiuso) a SOLE 8.000 lire, pranzo veloce al bar 15.000 lire, e le sigarette? Comprerà un misero pacchetto di sigarette? 10.000 lire, ma meglio prenderne due, non si sa mai, ne dovesse offrirne qualcuna, altre 20.000 lire.
La giornata lavorativa volge al termine e allora come rifiutare l’invito del collega per un aperitivo? Se ognuno fa per sè, sono 8.000 lire, se invece stoicamente vuole offrire diventano 16.000.
Diciamo quindi che il berlusconiano tipo, in una giornata se la cava con una settantina di mille lire, che solo a pensarci solletica molto il mio lato di cinismo perverso.
Che dire poi delle fine settimana? Mare o shopping?
Facciamo mare: ci mettiamo sopra una decina di migliaia di lire per parcheggiare il SUV che avrà prima rifornito con una centomilalire, poi ombrellone e sdraio per la miserabile cifra di 30.000 lire, vorrà prendersi un gelato? 5.000. Una birra in lattina? 6.000, due panini (il mare fa venire appetito) 10.000 lire.
Se mentre si sta al sole passa anche il Vucumprà ....
Sabato prossimo niente mare andrà a fare shopping.
Servono un paio di scarpe? Calcoliamo 260.000/400.000 lire, e poi un paio di pantaloni già logori sul sedere e bucati almeno in tre posti sul davanti, e facciamo che spenderà almeno 200.000 lire per non essere accusato d’esser un poveraccio.
La sera poi non si vuole andare a mangiar fuori? Con la compagna in pizzeria, una serata tranquilla, una pizza e una birra: 80.000 lire.
Per il calcolo della vita tipo, post ritorno alla lira, ho lasciato fuori la tragicità dei supermercati, e persino della panetteria, le macellerie con le guardie della Mondialpol fuori e le porte di sicurezza, che puoi entrare solo quando la lucina diventa verde.
Sempre per il calcolo poi, c’è da tenere presente che lo stipendio ricalcolato in lire, sarà l’unica cosa che terrà presente i reali parametri di cambio, quindi praticamente si continuerà ad avere esattamente il valore reale pari a meno della metà del costo della vita.
Sì, sarebbe decisamente bello tornare alla lira, nel giro di due mesi avrei fuori dalla mia porta un esercito di barbudos che mi implorano di guidarli in marcia verso palazzo Chigi.
Per fortuna che c’è la Lega e per fortuna che c’è stato un incendio nel Frejus. I giornali hanno di che parlare, i mille gradi del calore, i *soli* due morti, i tir che bruciano copertoni e vernici. Un bell’incidentone stradale che occupa quasi tutto lo spazio dei telegiornali dedicati all’argomento, così che si può ridurre il chiacchiericcio su un altro TIR; che ci frega se del materiale radioattivo è stato rovesciato sull’asfalto? Che ci importa se lo stesso TIR oltre al materiale radioattivo trasportava armi? Sarà vero che aveva solo dodici fucili da caccia? E fino a dove è colata la sostanza? Che ci importa? Non è mica importante.
Abbiamo altro a cui pensare, perchè stare a parlare di rafforzamento delle ferrovie, delle merci che dovrebbero viaggiare su rotaie? Della sicurezza stradale? Ha detto bene lunardi ( è un ministro, sic!) davanti alla galleria del Frejus “Dobbiamo fare in fretta, perchè l’anno prossimo qui ci saranno le Olimpiadi!"
Rita Pani (APOLIDE)
PS. Ci sarebbe la Lega anche per il Burqa ma è una storia troppo miserabile perchè io ne parli in pochi righe.

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