6.01.2005

 

4 medaglie nuove di zecca.

Poi, magari, ci diranno che l’elicottero l’han tirato giù. Lo farà un militare pentito, un testimone oculare che non vuole svelare la sua identità, ripreso di spalle, con una parrucca bionda, luce soffusa e la voce metallizzata.
Per ora dobbiamo dire grazie alla propaganda che ci ha fatto dono della notizia: 4 militari italiani morti in un incidente causato, pare, da una tempesta di sabbia.
E’ il prezzo che dobbiamo pagare per esportare la democrazia ed importare petrolio; l’ENI è affranto dal dolore ma per pudore non potrà nemmeno inviare le condoglianze alle famiglie.
Ci penserà Ciampi, con la sua aria di circostanza che lo renderà Presidente, ormai esperto elargitore di medaglie.
Una stele, una prece e una medaglia, in tono sempre minore, perchè da dis-umani ci si abitua a tutto, persino al silenzio che cala a relegare all’oblio. Non solo per i morti di petrolio a Nassirya, o i caduti per la caduta degli elicotteri, gli incidentati dell’Iraq, il pirata della strada Calipari, ma anche per i bambini di San Giuliano, morti per l’imperizia dell’uomo ma regalati alla storia dei terremoti; anche sulle loro ossicine verrà oggi appuntata una medaglia italiana, che i genitori mai liberi dal dolore della beffa e dell’ingiustizia potranno mostrare insieme alle foto dei loro bimbi sorridenti, tutti insieme davanti alla scuola di cartongesso.
Ma in fondo so che non siamo disumani, la prova è che io ne stia scrivendo seppure con una buona dose di cinismo. Il fatto è che il potere di un governucolo inetto, capace di barattare vite umane con barili di petrolio, capace di partecipare alla distruzione per poter partecipare alla ricostruzione, vorrebbe renderci tutti disumani.
Gli eroi morti per incidente non devono più fare notizia, soprattutto dopo la certificazione del reale motivo di questa schifosissima guerra di invasione, anzi, meglio inoculare nelle menti del popolo il virus del nulla cosmico, quello che ci rende tutti ricchi playboys dotati di amanti e telefonini. L’ho pensato quando ieri, zappando col telecomando ho visto gli ospiti della trasmissione di avanspettacolo Porta a Porta; Branko, il mago che porta anche un po’ di sfiga. In sintesi, l’Esercito Italiano perde 4 eroi e in TV si parla di oroscopo. Chissà di che segno era il pilota dell’elicottero. Magari sarebbe bastato leggere l’oroscopo per evitare l’incidente.
Rita Pani (APOLIDE)


REFERENDUM
Non posso andare a votare, mi mancano i denari, ma se ci andassi i miei voti sarebbero 4 Sì.
Da quando non si parlava dei quesiti referendari ad oggi, ne abbiamo fatto di strada! Oggi si parla, parlano tutti, e i più sono bravi cattolici mossi dai dettami della religione.
Persino il paparazzo non ha potuto astenersi, chiamando a raduno tutti i porporati per incitare alla nuova crociata.
Nemmeno ai tempi della DC s’era vista tanta sfrontatezza, il partito dei grassi malviventi trincerati dietro uno scudo crociato.
Peccato che siamo in Italia dove se pure le leggi esistono non vengono applicate.
Per esempio, l’ Articolo 88 del T. U. del 16 maggio 1960, n. 570. Quello che avrebbe consentito di multare o arrestare il Cardinal Ruini. Nessun ministro di culto può indurre all’astensione l’elettore.
Per non parlare del paparazzo. Sto cercando nella storia un episodio simile, che ne so? Un Rabbino che va in Germania per dire ai tedeschi se e come votare; ma pare che la letteratura non riporti nulla di simile. Bisognerebbe provare.
Comunque questo emergere di orgoglio cattolico soddisfa il mio senso del non-senso. Puttanoni mal truccati in TV a sguainare spade e lanciare strali in favore della morale, cocainomani col foulard al collo che incitano alla morale. Biechi figuri che non vorresti incontrar la notte pronti a difendere il diritto alla vita di uno spermatozoo.
E sono gli stessi che hanno aiutato a massacrare e sterminare il popolo iracheno.
Rita Pani (APOLIDE)





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