5.19.2005

 

Comunisti non c'è scampo, berlusconi è sceso in campo.

Premessa
Rischio d’esser noiosa, ma urge ribadire la mia appartenenza: “Sono comunista”, figlia di Gramsci, nipote di Berlunguer. Porto con me la storia raccontata da chi l’ha vissuta, di miniere di carbone, di sindacalisti massacrati, oppositori purgati o confinati nei *villaggi vacanze* della Sardegna del sud.
Mi è rimasto poco, sono una proletaria atipica, perchè non ho mai pensato di possere le mie figlie, nate e liberate dal mio amore per loro, mi resta la falcoltà d’essere esattamente come sono.
Sono comunista.

Comunisti non c’è scampo, berlusconi è sceso in campo
L’ha detto il piccolo mafioso piduista di Arcore, ammettendo d’averci pensato a lungo prima di farlo. E’ l’effetto Catania. Scapagnini è in effetti il suo medico personale – Santo subito- Dal momento che pare sia in grado di curarlo dal cancro, come avrebbe potuto non curare le fratture multiple procurate dalla disastrosa caduta delle amministrative in tutta Italia?
Poco importano gli arresti dei picciotti fuori dai seggi elettorali, che pare non si limitassero a diffondere volantini ma anche minacce personali agli elettori, e poco importa l’odore di mafia che aleggia intorno all’elezione del miracoloso sindaco. Berlusconi è sceso in campo, comunisti non c’è scampo.
Comunisti?
A me, pare matto.
Perchè c’è un’altra perla da annoverare tra le perle della giornata di oggi, ovvero le dichiarazioni politiche: “I popolari della Margherita rompono gli indugi e, per bocca di Ciriaco De Mita, annunciano durante l'ufficio di presidenza il no alla lista unitaria con Ds, Sdi e repubblicani alle elezioni del 2006. “
E se le dichiarazioni sono importanti, di più lo sono le reazioni analitiche: “L’unione della sinistra è in pericolo!”
Sinistra?
Ciriaco De Mita?
Ho una mente semplice, sono una persona semplice e allora mi chiedevo: “Ma è meglio che governi la mafia oppure la camorra?”
Le tasse sono tasse o dovranno essere chiamate pizzo?
Poi mi sono ricordata che in questi giorni si discute parecchio all’interno dell’Unione sulla volontà di Vittorio Sgarbi di entrare a far parte del magico mondo della sinistra, e mi dico:
“Ah! Beh! Allora ... Che mi importa? Tanto io sono comunista.”

Sono comunista. Mi sento tanto sola. Una solitudine che spesso mi porta a sognare un eremo su un monte, fuori dai confini italici, e mi vedo seduta ad osservare con pazienza cinese il disfacimento della nazione e del suo popolo. Poi mi ricordo da dove vengo e capisco perchè io qua ci devo restare.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?