5.03.2005

 

Check point of view

Versione americana, ovvero: “per gli omissis avevo detto righe nere, non in neretto!”

“Da immagini della vicenda registrate da un satellite, abbiamo potuto rilevare che l’auto su cui viaggiavano l’agente segreto Nicola Calipari, la giornalista Giuliana Sgrena ed un altro funzionario del SISMI che era alla guida, procedeva ad una velocità stimata in circa la metà di 90 km/h. Pertanto, la procedura seguita dei soldati del check point mobile, risulta non esser stata applicata secondo gli standard di ingaggio elaborati dal comando statunitense. Evidentemente, i militari americani hanno perso il controllo della situazione e non sono riusciti a mantenere i nervi saldi. Hanno dunque aperto il fuoco, sparando non più di sette raffiche da trenta colpi l’una, non mancando di centrare ripetutamente il bersaglio anche in virtù della ridotta velocità del veicolo, come peraltro si può evincere dalle successive dichiarazioni rese dai due superstiti. E’ perciò chiaro che il principale fattore che ha determinato l’incidente resta l’assegnare questo genere di missioni a ragazzi senza esperienza e sottoposti a condizioni di notevole stress in cui risulta facilmente appurabile la mancanza di comunicazione neuronale tra sistema nervoso centrale ed organi motori.
Inoltre, nessuno
tra gli italiani coinvolti, militari e civili, poteva essere a conoscenza della dislocazione dei posti di blocco che le forze americane presidiano. Posti di blocco che, ricordiamolo, per motivi di sicurezza sono predisposti segretamente dal comando statunitense dovendo tutelare principalmente la salvezza dei marines. Solo eventualmente sia possibile, si cerca di salvaguardare anche l’incolumità degli altri che, se poi va male, sono comunque eroi.
Da ulteriori indagini, risulta quanto segue:
qui inserire due decine di righe nere, tanto per far sembrare che abbiamo eseguito approfonditi controlli ma non possiamo rivelare quali.
Pertanto, acclarato quanto precedentemente specificato, risulta evidente che la responsabilità degli eventi non può, in nessun caso, esser imputata alle forze americane. Mai!!!
Bye bye
Generale Silvyo Bush”


Versione italiana, ovvero: “patente e libretto... concilia?”

“Le uniche immagini di cui disponiamo, riprese da un satellite, sono quelle relative ai quarti di finale di Champion’s League. Pertanto, per l’analisi scientifica, abbiamo dovuto arrangiarci con le diapositive delle vacanze estive di Schifani. Inoltre, la macchina ce l’avete ancora voi. Per fortuna, l’appuntato Licata ci ha messo a disposizione la Panda 750 del figlio. Munita l’auto di pilota automatico consistente in un mattone sull’acceleratore, gli abbiamo fatto forzare un posto di blocco della camorra a Scampia. Anche se, dopo aver visionato i reperti, molti hanno ritenuto più verosimigliante alla macchina del Calipari, lo Schifani in costume da bagno. Però, a quel punto, ormai la Panda era bell’e sfasciata e chi glielo diceva a Licata che non c’era più bisogno?
Già questo potrebbe essere sufficiente a spiegare che le conclusioni a cui siamo giunti noi divergono sostanzialmente dalle risultanze americane. Anche se, a dire il vero, abbiamo un dubbio che ci condiziona fortemente: dobbiamo considerare la versione integrale o quella con gli omissis?
Inoltre, ci risulta che i segnali erano assenti e che i semafori, come già aveva rilevato Berlusconi, non funzionavano.
E poi, via, non si fa così: secondo noi bastava togliergli qualche punto dalla patente!
Fateci sapere.
Baci.
Caporale di giornata Giorgdabliu Berlusconi”
dirtyboots

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