3.11.2005

 
Non ho ancora deciso se ridere o piangere, magari ci penso mentre scrivo e dopo, saprò dirvi.
Forse non tutti sanno che Maurizio Costanzo tiene una rubrica quotidiana sul giornale *Il messaggero* intitolata, Diario.
Da tempo mi era stata segnalata con l’intento di ravvivare la mia verve comica, o semplicemente per tirarmi su il morale in questi giorni cupi, ma sono incostante quindi ci capitavo casualemente.
Oggi l’ho fatto: (copio)
Venerdì 11 Marzo

di MAURIZIO COSTANZO
Mi ha fatto riflettere un servizio visto in televisione il pomeriggio di mercoledì: una coppia non più giovanissima raccontava com'era difficile vivere con 840 euro al mese. Lui, il marito, mi sembrava più determinato e reattivo. Lei, la moglie, aveva un'aria più disperata, con i capelli che non tenevano il colore e, negli occhi, i sogni e le speranze di quando si sposarono, come da foto mostrata. Ma quel che più colpiva era la dignità con la quale raccontavano una vita fatta di sacrifici e di euro centellinati. Avrei voluto chiamare quella moglie dall'atteggiamento malinconico e rinunciatario e dirle: vada dal parrucchiere, passi in boutique, si faccia truccare come una diva. Avrei voluto costringerla ad un sorriso.

Quindi è questo il risultato delle riflessioni di Costanzo? Spero non si sia sfrozato troppo...
Se una persona rischia di non riuscire a sopravvivere quale è la cura? Un parrucchiere una boutique ed un po’ di trucco, e il gioco è fatto. Come una diva.
E che importa se dopo la signora Ottocentoquaranta dovrà tornare a casa a tentare la miracolosa operazione della moltiplicazione degli euro? (che a me non riesce)
Potrà continuare a disperarsi, ma almeno sarà truccata e ben pettinata, e speriamo non pianga perchè ha il frigo vuoto o il lavoro dell’estetista sarà vanificato.

Ma infondo capisco le riflessioni di Costanzo, sono figlie dei tempi che corrono, dei senza vergogna, della fatua inutilità.
Mentre il paese va in pezzi i giornali ci costringono a stare aggiornati sulla battaglia del contratto di Bonolis, e dei milioni di milioni, centinaia di milioni che mediaset ha messo sul piatto del presentatore, mentre i contratti dei lavoratori (quelli seri) nemmeno esistono più. Un operaio va avanti con poco più di 900 euro al mese e se proprio vuole farsi sentire, non manda avanti il suo manager con gli avvocati, ma un sindacato inconcludente che va a sbattere con un governo assente.
Sono le nuove logiche, che nascondono i metalmeccanici in piazza (oggi) ma espongono la vergogna dello schiaffo alla miseria.

Sono i tempi che corrono: quelli che una volta ci si presentava in 10 mila per 10 posti alle Poste, oggi in 50 mila per 12 posti al grande fratello.

Ho deciso! Non c’è nulla da ridere ....
Evidentemente ho bisogno di un parrucchiere....
Rita Pani (APOLIDE)

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