2.18.2005

 

Sampietrini nelle scarpe

Mercoledì 16 Febbraio è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, un accordo internazionale che si prefigge di limitare le emissioni di gas inquinanti. Questo problema sta condizionando sempre più la vita nelle città italiane dove, oggi, l´imperativo è combattere la battaglia contro le "polveri sottili".Per questo, alcuni comuni si sono visti costretti già da qualche tempo a adottare la circolazione a giorni alterni mentre altre amministrazioni, con frequenza sempre maggiore, hanno dovuto decretare addirittura il blocco della circolazione delle auto. Nello stesso tempo, sindaci ed assessori si appellano al senso civico delle migliaia di volenterosi cittadini per eliminare tutte leparticelle nocive. Respirandole. Ma la vita non è facile neanche per chi, lasciata a casa la macchina, decide di servirsi dei mezzi pubblici: in alcune regioni, ad esempio, continua la protesta dei pendolari di alcune tratte ferroviarie locali. Per la giunta di destra che presiede la Regione Lazio, si tratta di accuse pretestuose e strumentali, architettate ad arte dai partiti avversi proprio nel bel mezzo della campagna elettorale. Secondo lo schieramento di Storace, infatti, fra i tanti problemi manifestati, il solo reale sarebbe il ritardo che i treni accusano in arrivo.Ritardi che, peraltro, il più delle volte, sarebbero minimi. Anzi, giusto per non prendere troppo le distanze dal tempo in cui quando c´era Lui, caro lei, i treni arrivavano in orario, si afferma con soddisfazione che i treni arrivano puntualmente in ritardo.A proposito di situazioni ingarbugliate, come non citare l´Iraq? Circa il sequestro della giornalista Giuliana Sgrena, corrispondente del quotidiano "il manifesto", Fini ha dichiarato che non si tratta con i criminali. Ha quindi assicurato tutto l´appoggio possibile ad iniziative in sostegno del commando dei rapitori che, con coraggio, hanno catturato una comunista. Tutto questo, nell´imminenza del voto alle Camere sul rinnovo dello stanziamento dei fondi perla missione militare italiana in Iraq. E proprio su questo tema, lo stesso Fini e Prodi si sono scontrati duramente. Il ministro degli Esteri è però certo di aver ragione poiché, provenendo da destra, la precedenza è sua. Secondo il governo, laggiù la situazione è ormai sulla via della normalizzazione e, mentre continuano a mancare i semafori, il problema maggiore della scorsa settimana è stato rappresentato dal fenomeno più unico che raro della neve caduta in alcune zone del paese mediorientale. Questa volta, a scanso di equivoci, Lunardi si è affrettato ad ammonire che nessuno provasse a chiamarlo in causa! Poi, finalmente sono stati resi noti i risultati del primo voto sotto la dominazione americana: il Blocco di Allawi, che non è una malattia ereditaria bensì il partito del premier fantoccio uscente, non è andato oltre il terzo posto. A vincere è stata l´Alleanza Irachena Unita che annovera tra i suoi esponenti alcuni alleati di Moqtada al Sadr. Quest´ultimo è ritenuto dalla coalizione occidentale uno dei più pericolosi terroristi. Tuttavia, quest´evidente singolarità, non sembra scandalizzare nessuno. Eppure, a ben guardare, ci sarebbero giustificati motivi: è proprio come se, in Italia, per assurdo, dovessero essere eletti nella rappresentanza governativa, elementi collusi con la mafia.
dirtyboots

Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?