12.14.2004

 

Stasera è di scena Riina

Ci sono attori che vedono il Teatro come un Tempio. Una nicchia protetta. Un posto ameno dove rifugiarsi.
C’era un tempo in cui la cultura era qualcosa di dolce del quale fare rifugio.
E se stasera andassi a teatro e trovassi.....
... Toto Riina recita un monologo......Tratto dagli atti del processo...

“La mia attività mestiere agricolo. Io era agricoltore, quando ero giovane. Dopo mi sono dato da fare, ho lavorato in questi ultimi tempi in una ditta di costruzioni e quindi ho campato la famiglia e ho una persona anziana che mi dava lavoro, da più di vent'anni. Avevamo un cantiere, cioè aveva non avevamo, aveva un cantiere piccolino, faceva parte 12, parte 13, parte 14 appartamenti e mi dava prima 300mila lire al mese, e poi negli ultimi tempi ... alla settimana e poi negli ultimi tempi mi dava 400mila lire alla settimana. E campava la famiglia. Io signor presidente sono un lavoratore. Non sono quello che si dice nei giornali, nelle televisioni ... “.
“Li chiamo pentiti, io li chiamo col mio dialetto anche perché poi sono un quinta elementare, [... ], quindi sono un povero analfabeto e quindi li chiamo con un po'il mio ... Parlando di Buscetta o parlando di Contorno o parlando di questi, signor presidente questi una volta ai tempi quando c'erano le lettere anonimi si chiamavano lettere anonime. Ora che le lettere anonime vengono cestinate e non sono più valide allora si sono create questi pentiti. Questi pentiti che cosa fanno? Che una volta la lettera anonima non era firmata, ora se firmano perché certamente non è come si dice lei che loro si sono dissociati non sono associati perché ne io ho fatto associazione con nessuno e manco loro hanno fatto associazione con me, o discutere o stabilire quindi questi qua oggi essendo gestiti, questi signor pentiti sono gestiti, lei mi può dire ... “.“Ecco lei mi può dire: da chi? Da chi ha il comando di gestirli signor presidente. Chi ha il comando di gestirli li gestisce. E li gestisce in un modo tale che quello dice uno dicono tutti.
Perché sono a braccio, perché camminano come si suol dire a braccetto, perché c'è cu i gestisci. Lei se mi dice a me cu li gestisci, mah questo non lo so io cu i gestisce ma certamente sono gestiti. Quindi un giorno, diciamo tanti anni fa erano lettere anonime queste. Oggi mettono la firma. Lei sa che con una firma si esce di carcere, si prendono i soldi, si prendono i mesate, si prendono le stipendi, si prendono le ville, quindi certamente tutti cercano di fare i pentiti, tutti cercano di pentire accusando agli altri innocenta mente”.
Signor presidente, questo dobbiamo vedere. Invece in base a La Torre o Reina, signor presidente io non è che ho fatto mai politica, non sono un politicante, non aveva ambizione a pigghiare il posto di Pio La Torre, manco de Mattarella, queste sono cose politici, qua dovete vedere più in alto, dovete cercare altrove, non dovete cercare in me, in Salvatore Riina, un povero agricoltore e poi si è dato da fare per campare la famiglia a lavorare. Signor presidente di Riina si è voluto fare un parafulmine italiano, di Riina si è voluto fare per dire scarichiamo tutto li i pentiti. Ma Riina non è quello che dicono loro. A Riina gli debbono portare prove. Dove ci siamo seduti signor presidente?Se io ho mandato a uno a fare una cosa, ci abbiamo dovuto sedere a qualche parte, ci ho dovuto, ci doveva essere qualche altra persona presente. Se se parla de cupola o discupoli, io non poteva essere solo, dovevano essere tanti”.
“E'vero, ha ragione il presidente Berlusconi, tutte queste cose [sceneggiati come La Piovra, nda ] sono invenzioni, tutte cose da tragediatori che discreditano l'Italia e la nostra bella Sicilia. Si dicono tante cose cattive con questa storia di Cosa Nostra, della mafia, che fanno scappare la gente. Ma quale mafia, quale piovra, sono romanzi ... Andreotti è un tragediato come sono tragediato io. E Carnevale più tragediato ancora. Questi pentiti accusano perché sono pagati, prendono soldi”(Totò Riina, 20 ottobre 1994)
“I pentiti hanno detto che Andreotti era mafioso, ma è falso. Hanno detto che l'ho incontrato e baciato, ma è un'altra bugia. Una personalità come lui non era così sprovveduta da incontrare un latitante.
Da uomo di governo, i suoi spostamenti erano tutti controllati. Sono tutte storie, inventate dai pentiti, che più ne inventano più meriti acquistano. Sono gente manovrata e prezzolata secondo le circostanze e le convenienze, parlano per i benefici enormi che riescono a trarre. E i giudici fanno carriera servendosi di loro, con processi basati su teoremi non dimostrati”(Totò Riina, 30 marzo 1994)
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D’accordo ammetto... E’ troppo. Non troverò mai Riina che recita un monologo.
Però ieri il monologo l’ha recitato dell’utri, mentre l’attore, quello vero, usciva mesto dalla scena.
“Guardatemi! Ho la faccia dell’ambasciatore della mafia io?”
E il pubblico .... “Noooooooooo”.
Il pubblico non ero io... C’erano Sirchia, e Sgarbi, e la Gardini.... C’erano anche i nuovi assunti, apostoli di FI.
Un bell’applauso.
Rita Pani (APOLIDE)

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