12.28.2004

 

L'onda maledetta

Il pallottoliere dei morti sale, sale, sale. Eppure tutto è iniziato con i Vip, testimoni speciali di una tragedia che diviene sempre più tragedia.
E’ l’evoluzione della notizia triste come i tempi che si evolvono.
Ieri i morti erano mille, e Sposini al telefono non sembrava avere paura, anzi diceva che era una bella giornata. Ed era anche emilio fede, testimone vivo di una tragedia accaduta lontano da lui.
Oggi i morti sono 24 mila e le testimonianze Vip fanno più rumore dello “schiaffo dell’onda”. Maldini stanco all’aeroporto di Malpensa parla della pista allagata. Sposini che racconta di qualche disagio, la camera allagata. Fede spera di dormire....Una notte tranquilla alle Maldive.
E i 24 mila morti urlano per far sentire il bisogno dei vivi, rimasti.
Ho visto un’immagine. Una madre col bimbo morto in braccio.
Ma c’erano anche Morandi, Abatantuono, giocatori e show girl in vacanza nel terrore.
Ed esistono le gerarchie, perchè nemmeno dinnanzi alla morte siamo uguali. I Vip che non muoiono sono più importanti dei morti.
Davvero siamo così miserabili da avere questi bisogni?
Non ci voglio credere, eppure ci sono finestre speciali su Internet intitolate ai VIP dell’onda maledetta.

Alla fine i morti saranno più di 50.000 o forse il numero esatto non lo sapremo mai, ma a lungo sentiremo parlare della grande paura dei piedi del calciatore, del viso espressivo dell’attore, e spesso ci verranno mostrate le immagini dell’italiano, con l’acqua alta un metro e mezzo.
Finiranno le vacanze e tornerà la normalità.

La madre col bimbo morto sparirà dalla nostra vista, che è peccato violare.
I cingalesi saranno nuovamente solo domestici affidabili.
E i palloni, per i piedi del calciatore spaventato, li cuciranno ancora i bambini del Bangladesh.

D’altronde le collette sono state attivate. Le coscienze sopite.
Rita Pani (APOLIDE)


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