12.01.2004

 

I-taglia

Ammetto che per un po’ sono rimasta in attesa che il ministro padano della Repubblica Italiana, calderoli (sì, è ministro, perchè?) apparisse sui media a dire:” Scusate, mi sono lasciato trasportare dall’impeto, e ho detto una cazzata!” Poi ho atteso che persino il piccolo idiota da Arcore dicesse qualcosa di politicamente corretto, invece ha detto:”Non dite queste cose che ci fate perdere le elezioni!” Poi ho smesso di attendere ed ho pensato: “ ..... omississ ....”
“Nessuno tocchi un padano” stia tranquillo signor ministro, a leggere i giornali mi pare proprio che non ce ne sia bisogno, i padani si toccano già abbastanza tra loro; tabelline alla mano - vanno di moda le tabelline oggi - è facile evincere che gli atti criminali in famiglia detengono il triste primato nella verde e ricca terra del Nord. Mariti che uccidono le mogli, e i figli, le madri che uccidono i figli, i figli che uccidono le madri e i fratelli.
Castelli non va a tutti i funerali, partecipa commosso solo a quelli che potranno portare un paio di voti in più alle prossime elezioni regionali, e mi stupisco che i familiari non l’abbiano cacciato dal Tempio, seppure devo riconoscere la grande civiltà della famiglia stessa che ha ricordato i compiti dello Stato.
Già, lo Stato. Non credo sia facile esserlo e rappresentarlo. Se in padania si vuol fare ricorso alla taglia, in Campania si ricorre all’esercito, e forse è giusto dal momento che lo Stato, deve combattere la criminalità, ma... Ma è possibile dopo che un altro ministro ci disse a pochi giorni dalla sua nomina che “con la mafia bisogna conviverci?” Qualche dubbio viene, è legittimo.

E’ stato bello lo sciopero di ieri, bello perchè variegato, all’insegna dell’unione. Tutti in piazza a sfidare la pioggia. Ed oggi le reazioni del governo. Nessuna.
Erano altri tempi quelli delle tute blu in piazza, il giorno dopo lo sciopero generale, tutte le parti sedevano al tavolo e discutevano. I tempi oggi sono cambiati, le testate dei maggiori telegiornali nazionali (RAI) censurano il comunicato della Fnsi, per non far capire che anche la stampa aderiva allo sciopero, gli altri TG invece in modo più tecnico stigmatizzano “Oggi sciopero contro il taglio delle tasse.” Spariscono i lavoratori senza lavoro, l’impossibilità di vivere, i tagli (non le taglie) allo stato sociale ed appaiono una manica di coglioni ingrati che sputano persino sulla mancia lasciataci sul comodino dal governo. Il massimo lo raggiunge vespa nel suo siparietto quotidiano: accortosi che l’economista nano del nano di Arcore, brunetta, esponeva al pubblico tabelline – ma quanto piacciono le tabelline! – di sgravi fiscali palesemente fasulli, anzichè richiamare all’ordine il mistificatore, anche per dignità personale e deontologia professionale, conclude in modo imbarazzato la trasmissione con un laconico ... “ne parleremo in una prossima puntata”.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
necessita di verificare:)
 
molto intiresno, grazie
 
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