11.25.2004

 

Grazianeddu e Gigi Riva

Non so perchè, ma quand’ero piccola facevo il tifo per Gigi Riva e per Graziano Mesina. Probabilmente perchè erano gli uomini simbolo che rappresentavano la mia Terra in Italia; il primo con la sua maglia numero 11, quando il calcio ancora era uno sport, il secondo perché giocava a guardie e ladri, faceva il *ladro* e vinceva sempre lui.
Dovevo essere vittima del fascino del bianco e nero, delle voci molto impostate dei cronisti di allora che chiamavano una volta “Rrrrombo di tuono” un’altra “Il bandito sardo”.
Lo mostravano sempre in manette, circondato dalle guardie, o chiuso in gabbia, fino a doverne raccontare dell’ultima fuga, qualche volta anche per amore. Divenne una sorta di mito probabilmente anche per chi non lo ammise mai.
Ricordo la prima volta che andai ad Orgosolo, arrivando al paese annunciato dalla roccia di granito dipinta con un murales che rappresenta una donna in costume sardo, pensai: “E’ il paese di Graziano Mesina!”
Tutti parlavano di quei luoghi come la casa del diavolo, un posto nel quale era meglio non andare. Il covo dei banditi. Il Far West.
Me ne innamorai percorrendo la strada in salita che porta al centro del paese, una via dritta seminata di bar, percorsa da ragazzi in motorino, e da murales colorati che raccontano di una terra e protetta, e amata.
Tornai molte volte ad Orgosolo e nelle montagne circostanti a mangiare il maialetto e bere –per forza- fil’e ferru.
C’era uno che Grazianeddu, diceva di conoscerlo bene e alla sera mentre mi accompagnava mi fece vedere una donna vestita di nero, la salutò e lei rispose. Io le sorrisi, faceva tenerezza per quanto era piccola e rispose al mio sorriso. Era la vecchia madre, provata e stanca di Graziano Mesina.
Orgosolo non era la casa del diavolo, nemmeno il covo dei banditi. Penso sia un posto un po’ speciale, certo, ma è solo un luogo che merita rispetto come tutti gli altri luoghi che ci accolgono e che ci ospitano.
Il tempo passa e non ci accorgiamo se non quando ci fermiamo a fare i conti.
Qualche giorno fa ho letto una bella intervista fatta a Gigi Riva che ha compiuto 60 anni ed ancora è amato come allora, forse perchè ha saputo amare e rispettare una terra che lo ha accolto, amato e rispettato.
Io oggi ho 40 anni, lo stesso tempo che Graziano Mesina ha passato in carcere. Sarà libero di tornare.
Rita Pani (APOLIDE) profondamente sarda.

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